Dal momento che oggi è capitato di citare Buechler altrove, perchè non mettere in playlist qst amarcord anni '80? Dei peggiori anni '80, in verità: decade di cui molti horrorofili sono nostalgici xke in effetti ha regalato bei capolavori, ma non dimentichiamo che ci ha dato anche roba come questa... e non poca, a ben vedere.
Mattatore indiscusso di qst obbrobrio è un mostrone tipicamente buechleriano (il nostro si è qui avvalso della collaborazione di altri truccatori esordienti, tra cui almeno un paio, ovvero Chris Biggs e Matthew Mungle, faranno strada): il gommoso essere possiede la protagonista e si palesa solo a tratti, senza trasformazioni a vista come già si usava altrove in quegli anni xke probabilmente il budget non lo consentiva; non che ulteriori effetti speciali avrebbero aggiunto molto ad un prodotto che soffre di ben altri problemi, ma tant'è.
Decisamente raffazzonato e semiamatoriale, qst Mausoleum (occhio xke esiste un altro horror anch' esso del 1982, ovvero One dark night con cui esordì McLoughlin, che ha un aka identico) sarebbe un trashone anche divertente se non fosse per la durata di ben 97', esagerata in rapporto ai contenuti: limandone una ventina avrebbe guadagnato, così com'è invece i momenti brutti ma divertenti si perdono nelle pieghe di una trama che si trascina stancamente
A chi non vuole sorbirselo per intero, consiglio la visione del solo prologo girato in un cimitero deserto (di giorno e dopo un funerale?), nel quale una ragazzina entra nella cripta del titolo accompagnata da effetti in truka fatti male come in L' anticristo, da apparenti riprese steadycam peggiori di quelle che si vedranno nel Bosco 1, e da un uso scriteriato di macchina del fumo e luci colorate che diverrà la firma di Fragasso: brutture che a fasi alterne tormenteranno lo spettatore durante il resto del film.
Chi vuole proseguire troverà perle ulteriori: una protagonista adulta all' incirca quarantenne (dichiara 30 anni, nel prologo ne dimostrava una decina, la sceneggiatura dice che dal prologo stesso ne sono trascorsi soltanto altri 10: qualcosa non quadra), un giardiniere laido che pare un incrocio tra Luigi Montefiori e Valerio Staffelli, un dottore che assomiglia a Cosimo Cinieri in Manhattan baby (e ha un ruolo simile a quello del suddetto nel film di Fulci), e che si fa aiutare da un esperta (in non-si-sa-cosa) simile ad Iva Zanicchi; se tutto ciò non basta, c'è pure un controfinale da lancio di ortaggi.
Visioni come queste sono impagabili, vanno al di là del bene e del male, risvegliano ricordi sopiti: ma, al pari delle esperienze psichedeliche, vanno dosate con cautela!
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."