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GIROLIMONI-Il mostro di Roma (1972)

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    MD-MAniak
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    00 07/02/2016 08:45



    Ovvero, quando Damiano Damiani, da poco scomparso, era un regista di peso, qui impegnato a ricostruire un fatto di cronaca dell' Italia fascista. S' aggirava infatti all' epoca in quel di Roma un assassino pedofilo seriale avvezzo a seviziare bambine molto piccole, finanche neonate: le indagini a nulla di concreto portarono se nn a provocare il suicidio di un sospetto poi rivelatosi innocente ed infine ad incastrare, per la mera necessità di consegnare un colpevole all' opinione pubblica in un momento così delicato per il regime, tale Girolimoni, un reduce di guerra donnaiolo col solo torto d' avere tra le proprie amanti la moglie di un pezzo grosso. Anche Girolimoni era ovviamente innocente, e dopo un anno di galera ottenne la libertà, senza però essere mai riabilitato per ragione di stato. Infatti il vero colpevole rimase sconosciuto ed impunito, anche se questo film si prende la licenza di identificarlo con lo zio di una delle vittime: sugli scudi, nel ruolo di qst ultimo, un giovane Gabriele Lavia agli esordi, davvero superbo nell' interpretare il laido e disturbato assassino. Assai più valido come attore che come regista (ved. mio recente topic sul suo Sensi), Lavia è qui protetto dalla madre nel contesto di una sottotrama importata dall' argentiano Uccello dalle piume di cristallo, e poi riproposta più volte in opere dello stesso Argento curiosamente spesso con lo stesso Lavia protagonista ma a parti invertite (ved. Profondo rosso e Nonhosonno). Il resto del cast in generale è cmq uno dei punti di forza del film, con Nino Manfredi che fa la parte del leone nei panni di Girolimoni ed una sfilata di caratteristi ben sfruttati nei rispettivi ruoli (l' attore che interpreta il commissario che va vicino alla verità proviene tra l' altro da Il gatto a nove code, sempre di Argento, in cui ricoprì il medesimo ruolo), mentre la bambina che fa capolino nel finale è una irriconoscibile Lara Wendel, nn accreditata, che diventerà tra le altre cose una apprezzata scream-queen dell' horror italiano.
    Da vedere assolutamente, per esplorare il peggio della natura umana, e per sorprendersi di quanto la capitale del "belpaese" di nemmeno un secolo fa fosse arretrata culturalmente.


    *****************************

    "Quanta benzina abbiamo?"

    "Non molta."

    "Okay..."


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    Kissoon
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    Utente Gold
    00 07/02/2016 19:55
    Molto interessate, da vedere sicuramente



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