Lama tagliente (Sling Blade)
Regia: Billy Bob Thornton
Anno: 1996
Genere: Drammatico, Thriller/Psicologico
(contiene abbastanza spoiler...)
Il protagonista esce dopo molti anni dall'ospeale psichiatrico per criminali, per aver ucciso, quando ragazzino, la madre ed un altro ragazzino, in quanto colti in atteggiamento equivoco, ma interpretato come aggressione alla madre.
Il nostro, ancora piuttosto giovane, non è più ritenuto pericoloso per la società, ed infatti sembra la persona più innocua del mondo, anche se, come nell'infanzia quando veniva isolato o canzonato dai suoi coetanei, si vede che ha effettivamente dei ritardi mentali. Però sa fare bene il suo lavoro di riparazioni elettriche, ed è ben voluto dalle persone che inizia a frequentare quando torna nel suo piccolo paese; dove il vecchio padre (i problemi mentali evidentemente li ha ereditati da qualcuno) non ha la minima intenzione di accoglierlo a braccia aperte.
Viene ospitato da una ragazza-madre in quanto ha un buon feeling col suo figlio, ancora in età scolastica. Entra anche in buoni rapporti con l'amico gay e collega di lavoro della madre. Quello che rovina tutto è, invece, l'unica nota stonata della situazione, cioè il compagno/fidanzato della madre, dedito all'alcolismo ed alle frequenti sfuriate manesche e scioccanti contro il resto della piccola famiglia allargata.
Il protagonista ha imparato a mantenere la calma, o per lo meno a non reagire, quasi come se non succedesse nulla, e se lui si trovasse, nei momenti più critici, dall'altra parte del mondo.
Il compagno della madre del ragazzino continua ad oscillare tra sfuriate e promesse di essere cambiato, migliorato, di voler sposare finalmente la ragazza, però non vuole avere trai piedi l'amico di famiglia (il protagonista), e glielo dice a quattr'occhi con tutta la franchezza di cui possiamo immaginarlo capace.
Ed infatti il protagonista decide di accontentarlo, di lasciare i suoi nuovi e socievoli amici, però...
... però io ne scrivo in questo forum, anche se nella sessione Altro cinema, quindi, quello che fin'ora era un dramma/psicologico, ovviamente ha i risvolti thriller che, dalla trama, si possono facilmente evincere.
Si tratta di un ottimo film, non particolarmente ricco di azione, ma che, con le ottime recitazioni (l'amico/collega della ragazza-madre è l'attore di alcuni noti telefilm Usa degli anni '70/'80) soprattutto del protagomista, ma anche delgi altri, perfino dell'odioso fidanzato della ragazza, quindi ottimamente caratterizzato. Minimalista e relaista nell'ambientazione del paesello rurale, dei lavori umili e dei semplici rapporti interpersonali nella vita quotidiana dei protagonisti; ma anche interessante negli aspetti psichiatrici, fin dal dialogo (in realtà monologo) iniziale tra il protagonista ed un altro internato nell'ospedale psichiatrico, un maniaco serial-killer.
Un film non molto conosciuto, ma una specie di perla, anche per chi vuole spaziare leggermente dal genere horror in senso stretto. Consigliatissimo.
[Modificato da Wampyr 06/12/2016 23:06]