Guarda, io a dir la verità Killing ground lo vidi una volta sola qualche anno fa e poi mai più, lo citai anche qua sul forum non ricordo più in quale 3d (credo rimarcando la presenza di sottotitoli popputi) e non lo ricordo nei dettagli (e tra i dettagli includo pure la psicologia precisa del tipo).
Sicuramente nella realtà chiunque si trovi in una situazione del genere può finire prigioniero di un blocco mentale che può impedire persino di muoversi, in tal senso già solo la lucidità di recuperare le chiavi e cercare aiuto può essere lodevole.
Per dire, io nel 2018 mi ritrovai a gestire una situazione non di pericolo ma di elevato stress in cui altri finirono in blocco mentale senza che di mezzo ci fosse una aggressione: praticamente un coinquilino si era impiccato in giardino, lo trovai andando al lavoro, attendendo i soccorsi (inutili xké era già duro) avrei avuto bisogno di aiuto x sostenerlo mentre tagliavo la corda secondo istruzioni dell' operatore ma dovetti fare da solo xké gli altri strillavano impalati: due ore dopo, sbrigate le formalità, mi recai al lavoro scusandomi x il ritardo, di sera tornato a casa scoprii che qualcuno aveva già traslocato.
Nei film di solito la gente di fronte a un cadavere o a una morte violenta non batte ciglio, ma la vita non è un film.
Spesso nei film di fronte ai pericoli, la gente diventa Rambo, ma la vita non è un film.
Io stesso in una occasione x reagire da eroe ad una rapina in strada ebbi la peggio: la dinamica della colluttazione ricorda quella di Ciatti, il ragazzo morto in Spagna di cui si parla in 'sti giorni, con la differenza che io riuscii a rialzarmi prima del secondo colpo... quindi non finì neppure così male.
Poi, chi lo sa, magari sarebbe finita ancora peggio se non avessi reagito...magari però anche meglio. Non si può mai sapere quale poteva essere la reazione giusta: chiunque può sostenere che avrebbe fatto meglio, tanto lì non c' era. A tal proposito consiglio un altro film realistico che è Savage, con la Noohan ed uno splendido Darren Healy.
Nota bene: prima di fare gli eroi, meglio fare i conti col fatto che se si compare feriti e/o pestati di fronte a medici e polizia, in primis ci sarà sempre presunzione di colpa, quasi mai si riceverà una medaglia al valore e l' unica cosa certa saranno traumi psicologici, e spese mediche x eventuali danni fisici importanti (sempre che qst ultimi siano del tutto sistemabili). Ancora una volta, ripeto, la vita non è un film.
La situazione dipinta in Killing ground poi è ancora più estrema di una rapina di strada: è una situazione da survival estremo, con gente in mezzo al nulla, tipo Tranquillo weekend di paura. Io, del tipo da te vituperato, ricordo di avere apprezzato il ripensamento sul raccogliere il fucile: qualcosa in merito lo so xké ebbi il porto d'armi, ma non bisogna averne usata una x capire che qualsiasi arma, anche non da fuoco, può peggiorare i danni in mani inesperte (si veda l' uso del fucile che fa Steven in Zombi prima di essere fermato da Roger ed essere istruito con le cattive da Peter).
A tal proposito, si parlava del blocco mentale, che può colpire anche la persona più ferma ed addestrata in ogni momento: esemplare in questo senso la morte di Roger sempre in Zombi, che viene morso proprio dopo avere subito un blocco mentale durante l' azione nel parcheggio. Lo stesso regista in proposito disse di avere pensato ad un macho x quella parte, poi ripiegò sul mingherlino Reiniger xké volle scrivere un personaggio abituato a gestire le situazioni con la calma anziché con la forza, e dimostrare come a volte chiunque quella calma possa improvvisamente perderla.
E ricordo ciò che disse un fan citando Zombi: durante una apocalisse zombie tutti noi sogneremmo di essere come Peter, quando in verità riusciremmo ad essere a malapena come Steven.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."