Esce Netflix, entrano Orion Pictures e Midnight Factory, e la carriera di Osgood Perkins riparte di slancio dopo la battuta d' arresto di Sono la bella creatura ecc, ecc.
Stavolta gli affidano una interessante rilettura di una fiaba classica che sfocerà dalle parti di The VVitch, e lui di suo ci mette il mestiere, contribuendo con interessanti movimenti di macchina, ottima direzione degli attori, effetti speciali ben fatti e gestiti, e luci baviane che riesumano efficacemente le atmosfere gotiche care al maestro italiano.
Tra scenari da favola, suggestioni oniriche, trip psichedelici, e rappresentazioni macabre si snoda un racconto di formazione dove il nome della protagonista femminile si guadagna il primo posto nel titolo perchè è lei, novella Suzy Banyon, ad essere indiscutibilmente in primo piano.
Promosso a pieni voti... ed ora sono più che mai curioso di recuperare anche l' oscuro Sennentuntschi, che precedette lo stesso The VVitch nella cronologia del recente revival stregonesco.
[Modificato da MD-MAniak 26/06/2022 21:28]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."