00 19/08/2023 23:42
Bizzarria di fine anni Ottanta diretta da un regista di seconda fila (Graeme Campbell) in terra canadese, come testimonia pure la presenza di Jan Rubes, regular di certe piccole e più o meno oscure produzioni. Bizzarria, appunto, come certificato già nei minuti iniziali da un montaggio che alterna immagini di un focoso amplesso con musica lirica sullo sfondo a riprese di un intervento di chirurgia cerebrale. Rubes interpreta infatti un neurochirurgo, che si muove nell' ambito di una famiglia ricca e dissoluta, dove tutti, dal figlio, a lui stesso, e a chiunque giri attorno sembrano ricalcati su Patrick Bateman, che proprio in quegli anni trovava terreno fertile x le proprie gesta: yuppies decadenti, insomma, con tanto di Mercedes, Porsche e villone. Dopo l' inizio con fuochi d' artificio ci si assesta sui binari più tranquilli e collaudati di una rilettura aggiornata dei gialli lenziani alla I diabolici, con ovvi triangoli amorosi ed alleanze finalizzati ad intascare una eredità. Tutto questo sino ai minuti conclusivi dove si sgrava nuovamente, e si arriva prima a prefigurare, in piccolo, il finalone splatter di Hannibal e poi a citare, gratuitamente, la scena del finto sgozzamento di Tenebre.
Una sciocchezzuola, ma weirda.

[Modificato da MD-MAniak 19/08/2023 23:42]


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."