Se la poppa chiama con un film spagnolo del 1972, tocca a me rispondere con un horror francese del 1982. Ma non con uno a caso, bensì con 'sta roba di cui, credo, vidi incredulo alcuni spezzoni da bambino durante zapping mattutini su quelle tivù private regionali dove passava l' impossibile: categoria in cui questo La morte vivante (da qualche parte noto anche come Lady Dracula... sic!) rientra di diritto. Il regista, avvezzo a film vampirici, si adegua al dilagare degli zombi-movie, e dopo avere già sfornato i morti viventi nazisti di Zombie lake propone un La morte dietro la porta al femminile: al posto di una ragazzo che torna a casa metaforicamente zombizzato dalla guerra in Vietnam abbiamo infatti qua una ragazza che torna al castello di famiglia risvegliata da esalazioni tossiche memori del matteiano Virus. Da uno spunto demente ad un altro il passo è breve, così presto entrerà in scena la sorella della rediviva: le due strinsero da bambine un provvidenziale patto di sangue, allora la prima inizierà ad adescare vittime per fare fronte alle ovvie esigenze di sangue della seconda. Curioso come questi passaggi prefigurino il rapporto tra Clare e Frank nel cult Hellraiser che arriverà qualche anno dopo, ma è la cornice di questo film a rendere improponibile un confronto serio: qua abbiamo reazioni umane sballate, attori fetenti, comparse che guardano in macchina, e chi più ne ha più ne metta, a partire da scene splatter materiate da efx quasi amatoriali (non siamo al livello orrido di Murder obsession ma poco ci manca).
Perchè allora dedicare un post ad un film del genere? Per imbastire una riflessione più che altro. Lungi dall' essere un caso isolato, La morte vivante può essere fatto rientrare in un' ideale filone di pellicole francesi dove l' orrore soprannaturale incontra l' erotismo (nello stile di coevi fumetti italici tipo Oltretomba & co.), solitamente diretti da registi avvezzi al primo ed interpretati da attrici habituè del secondo. Il Jean Rollin responsabile di qst film, ad esempio, aveva già diretto tra gli altri Les raisins de la mort, sorta di rip off di Non si deve profanare il sonno dei morti in cui a sperimentare i nefasti effetti collaterali di un pesticida c'è pure Brigitte Lahaie, la quale recitò pure con Jess Franco in pellicole similari a volte coprodotte con Spagna e Germania. Marina Pierro, qua protagonista, la troviamo nello stesso anno in Nel profondo del delirio (Dr. Jekyll et les femmes), dove il pretenzioso Borowczyk mette in scena un mr. Hyde che uccide una vittima sventrandola col proprio fallo enorme durante un rapporto anale (giuro che è vero...); fino al famigerato I morti viventi sono tra noi, che recupera i barili di scorie tossiche come motore di un intreccio involontariamente demenziale, e dove sia i registi che l' attrice Veronique Catanzaro provengono dal porno. Si chiama exploitation, è sempre esistita e non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che in un anno come il 1982, in cui Carpenter dirigeva La cosa, Romero e King collaboravano per Creepshow e dal mainstream arrivava Poltergeist, in Francia si era fermi esclusivamente a La morte vivante e roba consimile; in Italia invece, oltre alla sana exploitation di Mattei, Massaccessi, Lenzi, Cozzi, ecc, si rispondeva anche con Tenebre di Argento e Lo squartatore di Fulci, titoli entrati di diritto nell' olimpo del genere. Poi... salto di quarant' anni fino ai giorni nostri, e ci ritroviamo con la Francia che ha una cinematografia horror diventata di tutto rispetto in qst arco di tempo, mentre l' Italia si ritrova con le pezze al culo. Lo stesso Benoit Lestang, responsabile da giovanissimo dei citati efx di La morte vivante, sarebbe cresciuto sino a lavorare in pianta stabile come professionista (anche per i film di Pascal Laugier, tra cui Martyrs): sarebbe poi morto suicida nel 2008, ma è un altro discorso, perchè qua interessa rimarcare come il suo omologo italiano Sergio Stivaletti, partito in pompa magna con Phenomena e Demoni, si sia invece ridotto nel medesimo arco di tempo a lavorare x registucoli amatoriali. E allora, cosa è andato storto? Meditate, gente... meditate.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."