In principio ci fu Soffiteir, o Softair che dir si voglia... insomma, quella roba lì che pure chi (come me) non ha mai visto conosce grazie al canale di Yotobi, e dove un gruppo di burini dediti all' omonimo svago si ritrovava alla mercè di una banda di chissà chi che li bersagliava chissà perchè con munizioni vere.
Ci sono voluti una decina di anni prima che qualcuno in terra iberica (dopo avere visto il prototipo italiota o meno?) riesumasse il soggetto declinandolo, al pari del titolo, in Paintball, e fornendo sia una dignità filmica al prodotto finito che una ragione alla mattanza: il risultato è un novello Turkey shoot che arriva molto prima del remake ufficiale di quest' ultimo ma che purtroppo è ben lungi dall' essere veramente appagante.
Per fortuna a chiudere l' ideale cerchio penserà Cosimo Alemà, che appena tre anni più tardi reimporterà l' idea in patria, ripudiando il paintball in favore dell' originario soft-air grazie a At the end of the day, il quale rappresenta per il sottoscritto l' adattamento più soddisfacente del soggetto in questione.
Questo, invece, si può vedere, ma non è assolutamente indispensabile.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."