00 21/09/2008 12:27


trama:
quentin hobson clark fa l'avvocato con il cugino peter in uno studio legale di baltimora. siamo nell'america dell'800, quentin ha una solapassione, la lettura, è un grande fan di edgar allan poe che addirittura ha risposto a qualche sua missiva. grande è lo sconforto quando lo scrittore muore in circostanze che si fanno via via più misteriose, quentin non crede alle illazioni dei giornali che lo dipingono come un'alcolizzato e un vizioso, ma c'è solo un modo per scagionarlo completamente: trovare il grande investigatore che avrebbe ispirato la figura del primo detective della letteratura, auguste dupin. a questo scopo il viaggio in francia, dove prende contatto con il sospetto, auguste duponte, ma sarà veramente lui l'ispiratore, oppure un altro sinistro personaggio, un manigoldo a sua volta geniale: il barone dupin...

ho atteso questo libro con trepidazione per due ragioni: amo edgar allan poe e amo il primo libro dell'autore, "il circolo dante". ingenuamente sospetattvo che unendosi i due fattori non poteva che nascere un capolavoro. la delusione è stata immensa, un libro prolisso e noioso, dove la figura di poe è un mero pretesto, ma il cui difetto più fastidioso è non riuscire a capire per tutto il libro quali siano le motivazioni di fondo che muovono i personaggi... vi assicuro che un a successione di eventi priva di un perchè, se isolata dalla realtà quotidiana è di quanto più fastidioso possiate leggere...

[Modificato da notoburattino 22/09/2008 10:36]
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