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WILLIAM WILSON di N. Santi Amantini

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    Kissoon
    Post: 9.369
    Registrato il: 21/10/2005
    Utente Master
    00 22/04/2009 00:45
    TITOLO CORTOMETRAGGIO: William Wilson



    DURATA: 7 min e 30
    REGIA: N. Santi Amantini
    ATTORI PRINCIPALI: Lorenzo Berti
    SCENEGGIATURA: N. Santi Amantini
    MUSICHE: Non originali - Artisti vari
    FOTOGRAFIA: N. Santi Amantini
    MONTAGGIO: N. Santi Amantini

    BREVE SINOSSI:
    Stanze vuote e silenziose; oggetti bizzarri; pavimento sporco, libri, tanti libri, sparsi qua e là. Un ragazzo, capelli disordinati e camicetta stravagante, è seduto dietro un tavolo; sembra triste e sconvolto; ha appena fatto qualcosa; si presta a raccontarcelo…




    Io Sono Leggenda







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    Kissoon
    Post: 9.369
    Registrato il: 21/10/2005
    Utente Master
    00 22/04/2009 00:54
    Fotografato molto bene, ed interpretato in maniera buona, Berti ci offre un bella interpretazione del personaggio.
    Interessante la presa in giro dello spettatore, nel complesso buono.



    Io Sono Leggenda







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    Sentencedxx
    Post: 8
    Registrato il: 28/01/2007
    Utente Junior
    00 22/04/2009 22:52
    Sin dai titoli di testa si vede come la WhiteRose Production cerchi di curare i propri lavori a livello di fotografia/montaggio/regia, anche per film di breve durata come questo William Wilson. Per cui ottima fotografia, regia semplice ma funzionale e montaggio efficace. La trama è interessante nel suo capovolgersi alla fine dei giochi, mentre da lodare l'interpretazione di Lorenzo Berti.
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    Santi1895
    Post: 9
    Registrato il: 11/11/2007
    Utente Junior
    00 24/04/2009 00:39
    Grazie a tutti per le considerazione sul mio corto.
    Aspetto anche altri pareri se vi sono.

    STAY HORROR!
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    Santi1895
    Post: 10
    Registrato il: 11/11/2007
    Utente Junior
    00 28/04/2009 21:57
    Chiedo agli utenti del forum di lasciare i propri commenti sul mio corto WILLIAM WILSON: ho bisogno di ogni tipo di parere.
    Se potete, lasciate anche piccole recensioni: sono molto più costruttive per me!

    Grazie.

    [SM=g27835]

    Stay horror!
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    Steveau
    Post: 4.430
    Registrato il: 29/06/2005
    Utente Master
    00 04/05/2009 17:45
    Dunque, in altri topic parlavo delle case-italiane e dei corti tra amici, tanto per riferirmi al pericolo d'apparire, con un corto amatoriale, più amatoriali di quanto si dovrebbe.
    Il pericolo della sciatteria, della tirata-per-i-capelli, del gioco messo su con la comitiva perché non s'aveva altro da fare.

    Ora, in questo WW le cose a livello estetico non lasciano pensare a un lavoro fatto così: come una partita a briscola.
    C'è una buona fotografia, anche se avrà certamente aiutato la posizione immobile per il 90% del corto.

    Il problema arriva quando si finisce la visione. Perché il senso generale del lavoro, quella voglia di dare il colpo di scena divertente a tutti i costi, sa proprio di esperimento da compagni scuola.
    L'idea di base sembra nascere da un dialogo divertito tra amici che si passano in salone il venerdì sera.

    E non mi piace mica tanto.

    Anacronistico il monologo (probabilmente voluto per dare risalto al finale), con un attore che fa poco.

    Continuiamo a prenderci troppo sul serio. A limitarci. E mi spiace tanto accada.
    Vorrei più sparate, più tentativi di fare l'impossibile.
    Vorrei più incoscienza, da un'aspirante artista.

    [Modificato da Steveau 04/05/2009 22:50]
    ----------------------------------------------

    "Si staranno preoccupando per noi?"
    "No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
    qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
    che ci penseranno domani."
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    Santi1895
    Post: 11
    Registrato il: 11/11/2007
    Utente Junior
    00 05/05/2009 13:14
    Re:
    Steveau, 04/05/2009 17.45:



    Perché il senso generale del lavoro, quella voglia di dare il colpo di scena divertente a tutti i costi, sa proprio di esperimento da compagni scuola.
    L'idea di base sembra nascere da un dialogo divertito tra amici che si passano in salone il venerdì sera.


    Continuiamo a prenderci troppo sul serio. A limitarci. E mi spiace tanto accada.
    Vorrei più sparate, più tentativi di fare l'impossibile.
    Vorrei più incoscienza, da un'aspirante artista.





    Grazie per il tuo commento Steveau.
    Sì, è proprio così: l'idea di base è nata quasi in quel modo. Ed è per questo motivo che non mi sono preso per niente sul serio. Anzi, mi sono divertito proprio.

    [SM=g27811]
    ---------------------------------------------------------------------



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    Steveau
    Post: 4.432
    Registrato il: 29/06/2005
    Utente Master
    00 05/05/2009 14:17
    Re: Re:
    Santi1895, 05/05/2009 13.14:




    Grazie per il tuo commento Steveau.
    Sì, è proprio così: l'idea di base è nata quasi in quel modo. Ed è per questo motivo che non mi sono preso per niente sul serio. Anzi, mi sono divertito proprio.

    [SM=g27811]




    Figurati: grazie a te per la partecipazione.

    Il punto che volevo discutere non è l'impossibilità di divertirsi. CI mancherebbe.
    Volevo solo dire che spesso, quando mi trovo di fronte a un prodotto divertito e divertente, ho la sensazione che poco ci sia di reale intenzione artistica, di voglia di fare cinema.

    Impressioni e sensazioni mia, sia chiaro.
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    "Si staranno preoccupando per noi?"
    "No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
    qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
    che ci penseranno domani."