"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."
Questo è il commento di un tizio che ha visionato il corto su youtube, un commento di cui mi approprio per stabilire fin da subito cosa non va con La Morte si Fa Lenta.
Mica si ride.
Ci sono pochi imbarazzi paragonabili a quelli di quando racconti per far ridere e desti solo sbadigli.
"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."
Il corto s'affanna a costruire dinamiche divertenti, grottescamente spiritose, ci prova fino allo stremo, e non ci riesce nemmeno di striscio.
Un corto che si dirige in una direzione ma lo fa arrancando e scambiando l'uscita giusta.
Ecco, proviamo a dirlo così: esattamente come il Writed fa predire, avete poca dimestichezza con le scritte, con le segnalazioni, con i cartelli.
I cartelli.
E allora è successo che volevate raggiungere il centro cittadino di Divertente e invece avete imboccato il casello di Disarmante.
Devo essere tuttavia sincero su una cosa. Quest'anno ho una gran fame di horror.
Voglio mettermi paura, godermi le paure di personaggi inventati.
Sento un bisogno d'horror da pruriti e notti in bianco. Tipo crisi d'amore.
Di base c'entra quindi un minimo di predisposizione.
Scenografie da dimenticare, noioso il volto del protagonista e il ricorso al ritrito concetto della tivvù spara-boiate.
Buona l'idea della pistola che non spara. Concettualmente è un dettaglio azzeccato per descrivere l'intero corto.
Un contraddizione in termini. Come una storia divertente che provoca sbadigli.
"...ahahah bellissimo ahahah pure girato bene..ahahha con l accendino voleva difendersi dall assassino hihi..bel video complimenti..."
Beato lui.
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."