La storia riprende esattamente da dove era finita, resuscitando in maniera pretestuosa il villain di Laid to rest, il quale, come si scopre dall' intreccio ideato x costruirgli un background, si è munito di un' organizzazione che gli copre le spalle, e che come prima cosa provvede a rappezzargli il volto: dietro al teschio cromato troveremo quindi ora un incrocio tra Jason Voorhess e Mason Verger.
Guadagnata finalmente una fotografia di serie a, o quasi, il nuovo episodio si dimostra complementare al primo: laddove Laid to rest mostrava esclusivamente il punto di vista delle vittime, Chromeskull illustra prevalentemente le gesta degli investigatori, ma i tempi della sceneggiatura continuano a rappresentare un problema a causa di un ritmo ancora troppo blando.
Ciò che più che mai eccelle sono effetti splatter che rasentano la perfezione, e che al pari di quelli di un exploit come Inbred del buon Chandon, potrebbero fare la fortuna di serial quali American guinea pig ed August underground, spacciati per real-snuff ma dotati di trucchi spesso approssimativi.
Il finale e le scene post-credits, che lasciano in sospeso spunti degni di un to-be-continued, confermano cio' che si è appreso nel frattempo, ovvero che era previsto un terzo conclusivo capitolo sino ad oggi mai realizzato a causa della prematura morte del regista: ad occhio non una gran perdita (riferito ovviamente all' ultimo episodio, non al regista).
[Modificato da MD-MAniak 28/02/2022 20:11]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."