belve di città
testi: luigi mignacco
disegni: luigi piccatto
trama:
seline, la ragazza che dylan ha salvato dagli incubi della tigre, ritorna a londra per indagare su dei loschi traffici d’armi. ricomincia in città una nuova serie di delitti
episodio inconcludente che riprende una vecchia vicenda narrata da mignacco troppi anni fa perchè la gran parte dei lettori la ricordino. all'inizio tutto sembra funzionare ma poi la storia prende una deriva così stupida ed immotivata che finito di leggerla ci si sente anche irritati
voto: 4,5
autoscatto
testi: giancarlo marzano
disegni: pietro dall'agnol
trama:
una macchina per le fototessere porta dylan in una londra parallela
fill in inutile e tirato via sia per quanto riguarda la trama che per i disegni di dall'agnol
voto: 4,5
il penitente
testi: pasquale ruju
disegni: giovanni freghieri
trama:
un uomo si manifesta negli incubi di dylan, accusandolo di una misteriosa colpa e sottoponendolo a terribili torture che lasciano ferite anche quando si risveglia
questo è il racconto migliore dell'albo ed è tutto dire. trama di ruju senza infamia e senza lode che si basa su un'idea non malvagia che credo non si sia vista altre volte nella serie (a memoria mia), disegni di freghieri molto professionali. il problema è sempre lo stesso, il protagonista è uno che somiglia fisicamente a un personaggio dei fumetti degli anni '90 che si chiamava dylan dog e che è misteriosamente scomparso dopo una decina di anni di presenza in edicola
voto: 5,5
la confessione
trama: giovanni gualdoni
disegni: daniela vetro
trama:
una donna manda dyd in palla
uno dei punti di forza di dyd è sempre stata l'alta qualità degli illustratori, per questo motivo anche se le storie sono sempre più ridicole guardare le tavole rimane un piacere per gli occhi. questo non si può dire del nuovo acquisto daniela vetro che mostra un tratto acerbo e poco personale che scimmiotta qua e là altri disegnatori, la storia è insulsa
voto: 4
quattro storie che non riescono a portare il livello medio dell'albo oltre il 4,5 credo costituiscano una delle peggiori antologie mai pubblicate, mi vergogno quasi di averlo acquistato
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zombies last supper