00 19/06/2022 19:11
Il figlio d' arte Osgood Perkins esordisce alla regia con un horror demoniaco/esorcistico quasi interamente ambientato in un pensionato femminile, e quindi dagli inevitabili echi suspiriani, le cui atmosfere algide e plumbee vengono amplificate dal commento musicale del fratello del regista Elvis, improntate su sonorità sommesse ed inquietanti non dissimili da quelle che verranno utilizzate nella miniserie Chernobyl.

La scelta di intersecare i piani temporali della narrazione, similmente a quanto si era in parte già visto nell' Intruders di Fresnadillo e a quanto poi si vedrà nello slasher aussie Killing ground, crea un effetto straniante a cui contribuisce la lentezza della narrazione stessa, che solitamente rappresenta un limite ma che qua diventa invece incredibilmente un valore aggiunto, rendendo ancora più lancinante l' impatto delle sporadiche ma ficcanti esplosioni di violenza.

Nel complesso, forse, il film è un po' incompiuto complice anche la mano acerba dell' autore, ma adesso di Perkins son curioso di vedere i due lavori successivi, ovvero Sono la bella creatura che vive in questa casa, e Gretel e Hansel.



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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."