11/08/2012 11:58 |
|
| | | Post: 5.264 | Registrato il: 13/11/2004
| Utente Master | | OFFLINE |
|
Quando si dice essere figli d'arte. E' arrivato online il disturbante primo trailer di Antiviral, l'horror diretto da Brandon Cronenberg, il figlio di David. E da quello che si riesce ad intuire da queste immagini, pare che il ragazzo abbia assorbito più che bene lo stile e, soprattutto, le tematiche del padre...
Il film segue le avventure di un ragazzo (Caleb Landry Jones), impiegato di una clinica del futuro (la Lucas) specializzata nell'infettare i propri pazienti con le malattie dei propri idoli, in modo da farli sentire più vicini a loro. L'idea è ottima, e gli spunti si sprecano...
|
|
12/08/2012 11:31 |
|
| | | Post: 1.921 | Registrato il: 28/05/2005
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
mmm... vedremo, ma sembra interessante |
09/12/2012 09:55 |
|
| | | Post: 5.542 | Registrato il: 13/11/2004
| Utente Master | | OFFLINE |
|
|
07/03/2013 19:34 |
|
| | | Post: 16.314 | Registrato il: 21/10/2005
| Utente Gold | | OFFLINE |
|
|
30/03/2013 17:26 |
|
| | | Post: 16.444 | Registrato il: 21/10/2005
| Utente Gold | | OFFLINE |
|
|
15/12/2013 17:34 |
|
| | | Post: 2.215 | Registrato il: 26/01/2010
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
Non è certo un esordio banale quello di Brandon Cronenberg...che si dimostra essere, con questo Antiviral, il vero figlio di papà David, per ciò che riguarda l'originalità mista al weird.
Antiviral è un film provocatorio, che ci racconta di un'utopistica società del futuro dove la passione per le star dello spettacolo ha raggiunto davvero un livello da malattia di tipo clinico. Già oggi viviamo in un mondo, se ci pensate, che glorifica 1000-2000 individui selezionati sopra i 7 miliardi degli abitanti della terra, spesso senza nessuna ragione, solo perchè un ragazzo gioca bene a calcio o perchè magari una modella è molto bella, e qualche persona ci ha anche fatto delle manie. In questo Antiviral, le star sono la mania di tutti quanti, al punto tale che esistono società in grado di lucrare in maniera spropositata sulla vendita di campioni di malattie prelevate alle stelle dello spettacolo. Inoculando la stessa malattia avuta da una star dentro il corpo di un fan che non aspetta altro, e che ha pagato fior di quattrini, si crea in questo modo un legame corporeo tra lui e l'amata stella dello spettacolo.
"L'influenza di ottobre di Micheal Jackson" o "Il raffreddore avuto da Monica Bellucci" sono ormai prodotti di linea, contesi tra le aziende.
Non mi dilungo svelando il twist che porterà la vicenda ad essere ancora più interessante, dico solo che è stata una gran buona idea.
Questa pellicola funziona, a me è piaciuta molto, darei un 7 pieno e non vedo l'ora di vedere a cosa sarà in grado di pensare Brandon Cronenberg per la prossima volta.
Bravissimo il cast, con un Caleb L.Jones che ci mette anche l'anima, e una splendida Sarah Gadon che, guardacaso, nello stesso periodo ha militato nel Cosmopolis di papà David Cronenberg, divenendo la musa di entrambi i registi. Piacevolissima parte di rilievo per Malcolm McDowell.
Registicamente parlando si nota che Brandon ha già la mano per raccontare quello che vuole. Voto 7, guardatelo se siete alla ricerca di un prodottino che ha dalla sua l'originalità. Un film spesso forte comunque, non per tutti.
[Modificato da boskoz 15/12/2013 17:36] |
22/12/2013 21:33 |
|
| | | Post: 6.985 | Registrato il: 12/10/2004
| Utente Master | | OFFLINE |
|
Ho apprezzato molto anche io l'idea e lo stile registico ma ho trovato lo sviluppo, almeno a tratti, eccessivamente lento. Non cadenzato, semplicemente lento per dilatazione dello script che probabilmente, senza bisogno di alcuna velocità ipercinetica, si sarebbe potuto risolvere nell'arco dell'ora o poco più. |
23/12/2013 13:54 |
|
| | | Post: 2.217 | Registrato il: 26/01/2010
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
La lentezza non mi ha infastidito e credo anzi sia stata una cosa azzeccata perchè simula il lento decorso della malattia. E' necessario vedere il protagonista peggiorare a poco a poco, non si poteva fare che 10 minuti prima camminava e 10 minuti dopo strisciava sputando sangue. Io ho 'sofferto' con il protagonista.
Poi dipende da persona a persona, l'importante è che lentezza non corrisponda a noia, per me non lo è stato, non ho problemi con i film lenti.
|
26/12/2013 11:29 |
|
| | | Post: 2.543 | Registrato il: 24/11/2006
| Utente Veteran | | ONLINE |
|
Io concordo con Alex, qua in quasi due ore, che però sembrano tre, si dice tutto quello che si poteva concentrare in 80 più fruibili minuti. E a dispetto della sceneggiatura dilatata alcuni passaggi non vengono poi neppure così ben chiariti. Brandon Cronenberg è per me rimandato, ma occorre dire che anche le opere più cerebrali del suo illustre genitore (Inseparabili, Il pasto nudo, Crash) nn hanno mai raccolto il mio favore ..
*****************************
"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."
|
05/01/2021 12:39 |
|
| | | Post: 17.267 | Registrato il: 21/10/2005
| Utente Gold | | OFFLINE |
|
Trovato molto lento e noioso. Il tema del film non mi ha appassionato per niente e molte scene mi sono sembrate ridondanti.
Il figlio di Cronenberg, nonostante le osannazioni a giro per la rete, ne ha tanta di strada da fare.
Questo debutto è da cestinare.
Io Sono Leggenda
|
09/01/2021 03:46 |
|
| | | Post: 4.138 | Registrato il: 24/11/2006
| Utente Master | | ONLINE |
|
Alla fine Cronenberg jr. ha fatto molto meglio col recentissimo Possessor: dinamico, cervellotico, coloratissimo ed ultrasplatter... degno dell' illustre genitore, e senz' altro consigliato!
*****************************
"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."
|
10/01/2021 14:50 |
|
| | | Post: 17.269 | Registrato il: 21/10/2005
| Utente Gold | | OFFLINE |
|
Allora lo recupero.
Io Sono Leggenda
|
|
|