Scritto, diretto e interpretato da questo Jim Cummings in cui mi ero imbattuta solo una volta, nel film The Beta Test, che non mi aveva fatto impazzire.
Lui invece mi era stato subito sulle palle, con quella recitazione così sopra le righe, tutta smorfie alla Jim Carrey, per le cui faccette non mi sono mai entusiasmata.
Invece con questo Wolf of Snow Hollow l’ho rivalutato (Cummings, non Carey).
La vicenda si svolge in una piccola cittadina innevata dello Utah, con paesaggi in stile Fargo, dove Cummings fa il poliziotto, all’ombra del padre, Robert Forster nel suo ultimo ruolo prima di morire, lo sceriffo locale.
La possibilità di dimostrare il suo valore e riscattarsi da un passato da alcolista, un matrimonio fallito e un rapporto difficile con la figlia adolescente, si materializza quando alcuni raccapriccianti omicidi iniziano a verificarsi nella tranquilla comunità durante le notti di luna piena.
Il killer è proprio un lupo mannaro, ma acciuffarlo si rivela impresa assai ardua e il nostro volenteroso sbirro, frustrato dall’insuccesso, comincia a diventare sempre più nervoso, arrabbiato, incapace di mantenere il controllo con chi gli sta accanto.
Il film è classificato un po’ dappertutto come commedia horror, ma in verità è una strana commistione di generi e anche se non perfettamente riuscito, è gradevole, originale, con uno stile tutto suo e in alcuni momenti anche di una profondità inaspettata.
A me piacerebbe consigliarvelo, ma sono terrorizzata perché: 1) ultimamente ogni film di cui suggerisco la visione venite a dirmi che è un merdone, e 2) questo nello specifico è pure un film abbastanza particolare, Cummings è uno particolare, e so per esperienza che può stare tantissimo sul cazzo, quindi vi dico solo che a me è piaciuto, poi fate quello che volete. Ciao.