Siccome sento sempre dire a destra e a manca che l'originale del '42 è inarrivabile, ho deciso di guardarlo e poi di rivedere il remake dell'82.
E che vi devo dire, sarò un'ignorante figlia degli anni '80, ma per quanto sia stiloso il "non vedo ma intuisco" in bianco e nero, gli preferisco di gran lunga la pellicola di Schrader, che comunque a suo modo stilosa lo è eccome, ha una fotografia pazzesca, trasuda sesso, e grazie al periodo storico in cui è stata realizzata, non si limita a farci vedere un'ombra sul muro a forma di pantera.
Ma poi come si fa a non amare un film in cui una Nastassja Kinski ventenne si trasforma in pantera quando si eccita sessualmente? Se fossi stata uomo, ai tempi avrei dato la palla destra anche solo per limonare con lei 5 minuti.
E come si fa a non amare un film con quella colonna sonora di Giorgio Moroder e David Bowie?
E vogliamo mettere il finale struggente del remake con quello scontatissimo dell'originale?
Certo, senza il primo con le sue intuizioni non sarebbe (forse) esistito il secondo (e tante scene famose in piscina?), ma a mio parere l'opera di Turneau è il classico esempio di film che necessitava di un remake, perché una storia così aveva bisogno di portare sullo schermo una sensualità che nel cinema degli anni '40 era veramente troppo ingessata, e la visione del sangue, imprescindibile non solo per mettere in scena la ferocia, ma anche fortemente simbolica nell'evoluzione del personaggio di Irina.
E quale momento migliore degli anni '80, con l'esplosione di creatività degli effetti speciali più efficaci di sempre?
Due concetti diversi di sensualità:
