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Lost after dark

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2024 17:02
19/05/2024 17:02
 
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Altro giro, altro slasher, altro omaggio agli esponenti settantiani/ottantiani del genere suddetto.

Questa volta si è stilisticamente in territorio grindhouse, con tanto di graffi, bruciature e rulli mancanti che rimandano all' omonima operazione by Tarantino & Rodriguez, mentre i contenuti rimandano prepotentemente a Ti West, a tal punto che se i credits non raccontassero una differente storia si potrebbe pensare di essersi imbattuti nel tassello mancante tra il moscio The house of the Devil ed il ben più brillante X.

Giusto il tempo di un veloce prologo con istantanee di un massacro di hippie nel 1977, poi si salta al 1984 e ad un altro stereotipo, ovvero quello di adolescenti festaioli che restano senza benzina in mezzo al nulla. Da TCM a Venerdì 13 passando x Nightmare il passo è breve: succede quando i nostri arrivano alla fattoria del prologo x finire nelle grinfie di un cannibale necrofilo a metà strada tra Manson e Non prendete quel metrò. Più che l' originale di Cunningham (citato mediante il nome del personaggio di Robert Patrick), è però il sequel L'assassino ti siede accanto ad essere saccheggiato, e difatti mi aspettavo da un momento all' altro di vedere replicata la scena del doppio impalamento con lancia che fu a propria volta importata da Reazione a catena: ed invece l' horror italico viene omaggiato direttamente con l' ennesima reinterpretazione dell' occhio trafitto di Zombi 2.

Meglio non aspettarsi altro che citazioni e supplizi, xke il film è davvero tutto qua e francamente viene da domandarsi quale senso abbia (ed avesse, già nel 2015) un tale revival con così poca verve; alla fine ci si fa massacrare per un po' di benza necessaria a fare ripartire lo scuolabus, che ironia della sorte diventa pure inutile nel momento in cui viene finalmente rinvenuta, e definita benzopirene dai sottotitoli by po-yee: mancanza veniale, dal momento che neppure la madrelingua inglese con cui ho visto il film avesse ben chiaro cosa farfugli la protagonista quando rinviene la tanica in questione.

Alla fine, ad impressionare più di tutto è proprio il fatto che negli anni Ottanta i carburanti negli Usa costassero talmente poco da consentire il funzionamento degli autobus a benzina anzichè a gasolio; al giorno d' oggi, invece, anche Lost after dark è stato girato in Canada x usufruire di agevolazioni fiscali, segno che le vacche magre son di casa ovunque.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


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