00 05/06/2012 14:18
Corto cupo e grottesco, nel quale il regista Malkavian è bravo ad architettare momenti di puri orrore e suspence, meno a perdersi – per lunghi tratti – nella logora struttura del dramma familiare, della battuta pronunciata con struggimento e del passato che ritorna sotto forma di flashback scontatelli e di voci che rimbombano nella testa del (bravo) protagonista. Molto, molto meglio i rari momenti d’azione.
Manca quella marcia in più, un po’ di imprevedibilità.