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LIKE GOD di Ivan King

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    The Reign of Horror
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    Registrato il: 12/10/2004
    Utente Master
    00 28/05/2013 16:06
    TITOLO CORTOMETRAGGIO: Like God
    LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:


    DURATA: 9'10''
    REGIA: Ivan King
    ATTORI PRINCIPALI: Ivan King, Diana Bologna
    SCENEGGIATURA: Ivan King
    MUSICHE: John Rox
    FOTOGRAFIA: Jude Errante
    MONTAGGIO: Ivan King
    BREVE SINOSSI:
    Eravamo stanchi della figura che recentemente viene chiamata "Vampiro", quindi abbiamo deciso di riportare alla gloria la creatura, ricordando che essere un Vampiro è una maledizione, e non una passeggiata. Like God è un corto a budget zero che non ha pretese, ma vuole ricordare il vero aspetto di una delle creature più importanti del cinema horror.
    "Un uomo si risveglia quasi dissanguato nel suo appartamento e in uno stato confusionario. Non ricorda molto della serata, ma presto avrà altro di cui preoccuparsi."

    BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
    Ivan King scopre presto la passione per il cinema e decide di iniziare a farsi un pò di esperienza sul campo. All'età di quindici anni crea i primi cortometraggi, per lo più fan movies, tra cui Resident Evil GAIDEN che è quello di maggior successo nel web. Molte volte la passione per il cinema indipendente, spinge il regista a recitare nei suoi stessi lavori, o per quelli di altri amici e colleghi. Nel 2010 gira il suo ultimo fan movie, basato su un vecchio videogame: Nightmare Creatures. Il corto riceve un riscontro positivo dai fan e dai creatori del gioco stesso, anche se il regista non è soddisfatto pienamente del lavoro finale, a causa dei troppi tagli e modifiche durante la lavorazione dovute a diversi fattori. Nel Gennaio del 2012 esce Like God, primo vero corto del regista. Nell'Ottobre del 2012 esce "Bloodshot", videoclip dell'omonima canzone di Ivan King. Nel Maggio del 2013 esce anche INFERNO, in collaborazione con i Londinesi "Sandpit Studios." Diversi progetti che vedono Ivan King come regista e/o attore sono ancora in fase di pre e post produzione.


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    boskoz
    Post: 2.114
    Registrato il: 26/01/2010
    Utente Veteran
    00 28/05/2013 20:45
    Un plauso ad Ivan King per il suo Like God. Veramente bravo.

    Per stessa ammissione del regista, il corto presentato non ha chissà quali “pretese” se non quelle di ricordare a tutti cosa sia davvero un vampiro: una persona affetta dalla malattia del vampirismo, un malato, una vittima, un maledetto. Per me Ivan King lo ha spiegato alla grande.

    Io la vedo nello stesso identico modo. Il vampiro si è sputtanato negli ultimi anni, per tante cause. Non solo la ben nota saga di Twilight (che però non odio a differenza di molti, posso anche comprendere il target adolescenziale a cui è rivolto, non è colpa sua, essendo tratto praticamente da romanzi rosa) ma più che altro tutta quell’immondizia televisiva di True Blood e Death Valley e chissà cos’altro mi sfugge al momento che ha snaturato la figura del vampiro, mettendolo come “mostro numero X” detto anche “il bavoso” che è “tipo lo zombie ma un po’ più carino”.
    Ci si è scordati della malattia.
    Il genere “vampire” (come pure lo zombie movie, a dirla tutta) non ha bisogno di novità, non ha bisogno di innovazioni, di reinvenzioni, ha solo bisogno del classico, e tu con questo lavoro, mi sento di dire, hai dato il MASSIMO del classico. Sotto questo punto di vista c’è da tenere sott’occhio il prossimo Byzantium, in uscita quest’anno (non in Italia ovviamente) dalle mani di Neil Jordan, creatore di Intervista col Vampiro. Personalmente una delle ultime speranze alle quali mi aggrappo per veder ancora brillare il genere vampiresco.

    Tornando al corto, tecnicamente è molto ben girato. Buonissima l’effettistica generale, la musica caotica che non lascia mai respirare un secondo lo spettatore e che ben rappresenta il disagio mentale della vittima, buona anche la recitazione. E’ labile il confine tra una persona che rotola per terra e una persona che soffre, e qui si è riusciti a tenerlo sul credibile, ben fatto.

    Si può fare un gran bel lavoro pur non essendo per nulla originali (qui siamo proprio alle basi del cinema del vampiro: una seduzione, un morso, la trasformazione) eppure è shoccante notare quanto sia il classico ormai, per certi generi, la vera novità.

    Da vedere.
    [Modificato da boskoz 28/05/2013 20:47]
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    osmanspare
    Post: 184
    Registrato il: 23/05/2011
    Utente Junior
    00 30/05/2013 20:43
    Lo ammetto senza problemi: prima di iniziare la visione di questo corto, e anche durante la prima parte, avevo dei dubbi riguardo la sua efficacia. Stile molto patinato, musica dura, le solite pretese di riabilitazione del mito del vampiro e un regista/protagonista molto conscio di sé, molto “personaggio”, che recita dando un‘immagine da duro, avevano suscitato in me qualche perplessità.

    In ogni caso, mi ci è voluto poco per cambiare del tutto idea, per rendermi conto che il corto è davvero valido, e che una volta tanto sotto allo stile è presente una grande sicurezza. “Like God” ha UNA cosa da dire, sa come dirla, sa cosa vuole significare, sa quale obiettivo vuole raggiungere e conosce il modo nel quale raggiungerlo…cosa pretendere di più?

    La storia è semplice, ma non semplicistica: un ragazzo invita a casa una ragazza (che all’inizio non vediamo mai: bella cosa!), con tanto di “invito ufficiale” ad oltrepassare la soglia di casa ( i fan più datati dei vampiri sanno a cosa mi riferisco). Si risveglia la mattina seguente con addosso segni di morsi, un’avversione per il cibo (manca l’elemento “luce diurna”: come mai? In tutto il giorno il nostro amico non mette mai il naso fuori di casa o alza una tapparella? Beh, magari si è risvegliato che era già il tramonto…), nausea e malesseri, e dopo una giornata di dolore si muta in vampiro, mietendo la sua prima vittima. Tutto qui? Si, tutto qui. Ma non è tanto il DOVE si arrivi ad essere importante questa volta, bensì il COME.

    Per cui, ecco l’elenco dei punti particolarmente interessanti:

    1. Lo pseudo-bianco e nero sparato, che a qualcuno parrà un po’ pretenzioso, ma che ben si adatta a mostrare il contrasto tra la gotica figura vampirica e il rosso del sangue.

    2. L’ingresso dell’eroe mentre il nemico resta dietro la porta, solo suggerito, con effetto di aumentare l’inquietudine.

    3. L’assenza di Voce Narrante, che qualche regista meno esperto avrebbe sicuramente usato con effetti DELETERI (“dopo una notte della quale avevo perso il ricordo, mi risvegliai in preda a strani dolori…”) ma dalla quale King per fortuna rifugge, riuscendo efficacemente a dirci tutto quello che ci serviva sapere usando soltanto UN minuto di telefonata e UN minuto di violento flashback.

    4. Il dolore fisico della trasformazione, che oramai chi se lo ricordava più?

    5. Il montaggio davvero molto efficace.

    6. L’ottima idea di mostrare una parte finale della trasformazione in soggettiva, col vampiro che apre i suoi nuovi occhi al mondo e si scopre le mani trasformate in artigli (molto bello: il fatto di vedere la mutazione con gli occhi della vittima crea empatia, disagio, fa vivere allo spettatore l’orrore di guardarsi le mani e non riconoscerle più come proprie)

    7. La bella scena pre-finale, il rallentamento, nella quale capiamo che il grosso del dolore è passato, che è scesa la calma, e nella quale vediamo il vampiro seduto nella vasca da bagno (in posizione cadaverica, con le mani incrociate sul petto, come se avesse scelto la vasca perché l’istinto lo spinge verso un bara…), gli occhi sbarrati, la mente persa dietro i suoi nuovi pensieri, dietro i nuovi stimoli e messaggi che il suo corpo trasformato gli ha iniziato a inviare.

    8. L’altrettanto ottima idea di far vedere il vampiro che – al suono del campanello – si volta con velocità disumana: quanto significato in un gesto così semplice e breve! Sensi improvvisamente all’erta, uscita dal torpore, predazione, avidità, curiosità,
    mutazione del corpo in qualcosa che ormai non è più quello che era.

    9. …e l’efficacissimo finale, con l’amico trascinato dentro con furia, fame e velocità.

    Insomma, un crescendo che mi ha stupito per tecnica, bravura ed efficacia, lasciato davvero soddisfatto, e che mi sembra rappresenti il giusto compromesso tra stile e trama. Il corto è breve, rapido, incisivo, senza pesi morti, non è mai didascalico, è colmo di trovate interessanti, è personale, ha personalità (sono due cose diverse), è suggestivo, affascina, appare pieno di forza e sa bene come comunicare il suo messaggio. Ci descrive perfettamente i suoi personaggi senza usare dialoghi, racconta la sua storia in un appartamento vuoto usando un solo attore e due comparse, non cede alla tentazione di spiegare troppo ma lascia molto all’immaginazione dello spettatore (potenziando l’effetto della storia) non ricicla situazione abusate ma cerca di inventarne di nuove o di rielaborarle per l’occasione, e inoltre dimostra tantissima sicurezza.

    Che altro rimane? Le musiche, anche queste frutto di ottimi professionisti.

    Non ho visto altre opere di Ivan King, ma il suo corto mi ha davvero stupito e intrigato. Il suo approccio all’argomento vampirismo è nello stesso tempo moderno e classicissimo, e il suo senso del cinema è davvero invidiabile. I miei più vivi complimenti all’autore.
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    GIOLE
    Post: 125
    Registrato il: 13/10/2004
    Utente Junior
    00 30/05/2013 21:16
    Quando inizialmente ho sentito quella voce narrante, ho sentito un brivido alla schiena...pensavo di trovarmi di fronte alla solita boiata ermetica che capiscono soltanto gli scienziati.
    Invece, con il passare dei minuti, "Like God" cresce, cresce...eccome.
    Almeno due le sequenze memorabili: la visione in soggettiva e il finale, cattivissimo.
    Finalmente un vero vampiro torna sullo schermo dopo le cazzate da bimbi minkia di "Twilight" e apocrifi. Qui si respira l'orrore, il dolore, e tanta passione per il cinema.
    La scena della trasformazione la definirei una rivisitazione moderna e vampiresca di quanto Landis ci fece vedere, con mezzi ovviamente diversi, nel bellissimo "Un lupo mannaro americano a Londra" che, credo, il regista abbia voluto citare.
    Seppure girato in un solo interno, valida la fotografia.
    Al momento lo annovero tra i favoriti d'obbligo per la vittoria finale.
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    Luca Zanovello
    Post: 79
    Registrato il: 05/04/2011
    Utente Junior
    00 04/06/2013 02:28
    Nonostante alcuni limiti “casalighi”, Like God è la risposta a tutti coloro che si appigliano alla scusa del “no budget” per giustificare produzioni orrende.
    Senza trovate fenomenali, ma facendo di necessità virtù, Ivan King realizza un prodotto dignitoso, d’orrore ed intrattenimento con una cucina, un po’ di sangue ed unghie finti.
    Il buon uso del sonoro ed inquadrature semplici ma efficaci rendono questi pochi minuti una piccola e divertente nota vampiresca.
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    Kissoon
    Post: 16.531
    Registrato il: 21/10/2005
    Utente Gold
    00 06/06/2013 15:34
    Audace è dir poco, tentare di trasporre una trasformazione vampirica è veramente difficile. Però in questo caso la realizzazione è di tutto rispetto e il risultato finale è buono. La recitazione del protagonista se di primo acchitto non mi era piaciuta, andando avanti nella visione mi ha convinto ed ha reso bene l' idea. Il finale mi è piaciuto molto ed è girato molto bene. Dove molti, anche tra i professionisti hanno fallito, questo corto coglie in pieno il processo di trasmutazione, e senza sfociare in eccessi o nel cattivo gusto, riesce a rendere bene l' ideam sia visivamente che a livello di trama. Bravi.



    Io Sono Leggenda







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    IvanKing
    Post: 2
    Registrato il: 03/05/2013
    Utente Junior
    00 13/06/2013 15:23
    Ragazzi io non so veramente come ringraziarvi! Sono felicissimo di leggere le vostre recensioni e notare che un sacco di piccole cose siano state colte, come la citazione in sè a "An American Werewolf in London" e un sacco di altre cose!
    Sono veramente felice di questo risultato ottenuto, ma ancor di più delle vostre parole!
    Vi ringrazio ancora, anche del fatto che abbiate apprezzato il mio tentativo di poter comunicare qualcosa di grande con pochissimi mezzi e zero budget!
    Un saluto a tutti!

    - Ivan King
    [Modificato da IvanKing 13/06/2013 15:26]
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    osmanspare
    Post: 218
    Registrato il: 23/05/2011
    Utente Junior
    00 14/06/2013 13:34
    Re:
    IvanKing, 13/06/2013 15:23:

    Ragazzi io non so veramente come ringraziarvi! Sono felicissimo di leggere le vostre recensioni e notare che un sacco di piccole cose siano state colte, come la citazione in sè a "An American Werewolf in London" e un sacco di altre cose!
    Sono veramente felice di questo risultato ottenuto, ma ancor di più delle vostre parole!
    Vi ringrazio ancora, anche del fatto che abbiate apprezzato il mio tentativo di poter comunicare qualcosa di grande con pochissimi mezzi e zero budget!
    Un saluto a tutti!

    - Ivan King




    Grazie a te per aver partecipato... mi auguro di rivederti ancora, visto che l'esordio è stato davvero dei migliori!
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    alienante
    Post: 87
    Registrato il: 21/10/2004
    Utente Junior
    00 16/06/2013 16:41
    Re: Re:
    Complimenti.........vuoi partecipare al prossimo Alienante Film Festival ?
    Matteo Palmieri



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    IvanKing
    Post: 3
    Registrato il: 03/05/2013
    Utente Junior
    00 17/06/2013 21:52
    Re: Re: Re:
    alienante, 16/06/2013 16:41:

    Complimenti.........vuoi partecipare al prossimo Alienante Film Festival ?
    Matteo Palmieri







    Certo, perchè no, come si fa? :)