00 09/06/2023 12:18
Più che estimatrice della gnocca, sono estimatrice della Johansson che oltre che gnocca è anche una splendida attrice.
Basti dire che in Her recita solo con la voce ed è così brava e così sexy che il film doppiato perde almeno la metà del suo fascino e del suo calore.
In Under the skin purtroppo possiamo apprezzarne soltanto la gnoccaggine, generosamente e sovente mostrata in ogni particolare, perché il suo personaggio prevede una sola espressione, che rimane immutata per tutta la durata del film.
Film che non si può certo definire "brutto" nel senso stretto del termine, ovvero "esteticamente sgradevole", perché punta tutto sull'aspetto visivo e sonoro, con immagini ricercate e suggestive e un commento musicale molto particolare e calzante, a discapito però di una narrazione che oltre ad essere ripetitiva (furgone - abbordaggio - stanza liquida) risulta anche piuttosto criptica.
Ma la vera carenza del film di Glazer (autore, non dimentichiamolo, anche di quella minchiata di Birth - Io sono Sean) per me sta nell'incapacità di coinvolgere empaticamente lo spettatore, che rimane ad osservare lo svolgersi dei fatti in modo freddo e distaccato, esattamente come la bella aliena protagonista osserva gli umani vivere e morire.
E se le cose stanno così, va da sé che il finale mi lascia piuttosto indifferente.
Era una cosa voluta? Non l'ho capito.