00 31/05/2014 20:17
Antonio Zannone ci presenta un corto della durata di 5 minuti dal titolo anglofono di The Portrait, che in un buon inglese ha anche tutti i dialoghi, proponendoci una storia magari già sentita, di un uomo deviato che tortura le sue vittime per un bene superiore (in questo caso l’arte). La cosa è stata però fatta con un certo stile, che mi ha convinto.

Come mi è già capitato di dire, la scelta del bianco e nero, utilizzata spesso come escamotage per dare un tono di ‘spessore’ ad un’opera, può piacere come no, dipende da chi guarda e anche dall’opera alla quale viene applicata, ma posso affermare che in The Portrait la cosa fa gioco, aiutando a confezionare questa breve visione con una certa classe.

Il punto debole del lavoro se vogliamo trovarlo è solo la sceneggiatura: è dalla “Maschera di Cera” di mezzo secolo addietro se non prima che un malato mentale di turno si diverte a realizzare opere d’arte usando come materia prima per soddisfare la sua vocazione materiale umano, per cui l’idea alla base del corto non stupisce più di tanto ma, laddove la sceneggiatura non brilla, c’è però tutto il resto a garantire la sufficienza piena e meritata della visione, tutto il comparto tecnico. La regia convince, dall’uso della macchina agli effetti speciali, la recitazione è solida e si vede che c’è stata una buona dose d’impegno realizzativo.

Un buon lavoro per Zannone, che può essere contento del risultato. Personalmente lo rivedrei volentieri alle prese in futuro anche con qualcosa di più lungo ed elaborato sotto il punto di vista dello script.
[Modificato da boskoz 31/05/2014 20:18]