00 31/05/2014 20:12
Il regista Torinese Simone Chiappinelli ci presenta Risvegli, un lavoro della durata inferiore ai 5 minuti che però ha la potenzialità di farsi apprezzare molto più di altri lavori in gara che durano quattro volte tanto.

Una donna si risveglia in una strana abitazione abbandonata, è turbata, preda della paura e dell’incertezza. Si aggira tra i corridoi, tra le camere, fino a quando torna a riposare. E il giorno dopo ripete la struggente esperienza, e chissà quante altre volte deve esserle capitato.
Il dubbio che si innesta nella mente dello spettatore (almeno di questo spettatore) è: forse non siamo di fronte ad una donna che si è smarrita in una casa infestata, ma stiamo seguendo la malata, confusa e sofferta routine quotidiana di uno spettro, la donna stessa, che è in prima persona lei ad infestare l’abitazione. Se così fosse sarebbe geniale, e in ogni caso per il sottoscritto lo è, perché questo è il modo nella quale ho inteso il senso dell’opera.

Un point-of-view del fantasma.

Nella tipologia dei corti senza dialoghi spesso si potrebbe incorrere (e l’ho visto fare) nel presentare quasi un videoclip musicale invece che un corto horror, ma in Risvegli c’è una sceneggiatura, un cuore cinematografico, e devo dire che si è evitato quello che per me poteva essere un errore, non essendo questo un concorso musicale.

La fotografia eccezionale, la scelta capace delle musiche e l’ottima performance di Marta Cristofanini sono sicuramente i migliori pregi di un lavoro che, onestamente, non presenta difetti.

Weird per certi versi, ma estremamente logico se gli si dà un senso, Risvegli mi è piaciuto davvero molto. Rivedrei con estremo piacere Chiappinelli nel caso volesse presentarsi di nuovo in una prossima edizione, speranzoso che il suo corto in gara possa portargli almeno uno dei premi del Festival.

Voglio ripetermi, la fotografia è eccezionale.