00 31/05/2014 14:56
un digiunatore
Più che un corto horror, Ossessione sembra un film espressionista tedesco dei primi del Novecento, un dramma visionario girato da Murnau.

Che dire, l’opera fa parte di una trilogia dedicata alle Ossessioni, e questa in particolare fa riferimento a un’ossessione per il cibo. Ma il punto qual è? Il protagonista ha fame, tanta fame – e questo è chiaro – ma per quale motivo? Qual è l’origine di tale fame? E’ una fame vera? E’ una fame “esistenzialista”? E’ frutto di follia? E’ stata inculcata da qualcuno? E’ stata inserita nella sua testa dagli alieni?

E ancora: da quanto tempo ha questa fame il nostro protagonista? Da mesi? Da anni? Oppure – spero di no- da un giorno solo? Forse si è svegliato quella mattina con tanta fame e ha deciso di uscire di casa, uccidere una donna e mangiarsela? Se così fosse sarebbe molto inverosimile; ma allora dov’è tutta la parte precedente? Se il tizio lotta contro la fame da tanto tempo, come mai questo corto non ci mostra nulla di tutto ciò?

E per finire: tale fame dove porta il nostro eroe? Sì, è chiaro: a mangiarsi da solo. Ma dunque? Il messaggio finale qual è? Sono forse io che non l’ho capito? O forse andava vista tutta la trilogia per riuscire a trovarci un senso?

Non saprei dire. E mi viene il sospetto che un “punto” non ci sia, che l’ossessione sia fine a se stessa, e che il punto focale del corto, il Colpo di Scena, la Trovata Geniale, dovrebbe essere quella del protagonista che si mangia da solo, un po’ come l’ “innaffiatore annaffiato” dei primi corti della storia del cinema.

Se così è, ci dispiace ma la trovata non è molto impressionante, anzi quasi per nulla. L’arte per l’amore dell’arte, o il sangue per l’amore del sangue non fanno per noi, che preferiremmo invece avere delle motivazioni quando vediamo dei personaggi compiere delle azioni.

Ammetto che il tema delle Ossessioni poteva essere (ed è!) molto interessante; è anche ambizioso in un certo senso!, e ci complimentiamo con il regista per aver scelto un tema così “alto”… ma il sospetto che abbiamo è che egli non abbia centrato il bersaglio, oppure si sia dimenticato di metterlo.

La terza possibilità, ovviamente, è che noi si abbia totalmente sbagliato e che questo corto contenga un profondo e altamente filosofico messaggio che nella nostra ignoranza non siamo stati in grado di vedere.

Se il regista vorrà dunque illuminarci riguardo al suo pensiero ne saremo molto contenti. Altrimenti, non sapremmo proprio che voto dare a un’Ossessione poco Ossessionante come questa.
Comunque, un saluto e un ringraziamento!