00 31/05/2014 20:10
Paul A. Billy con Ossessioni Capitolo 2: Fame ci presenta il capitolo secondo di una trilogia di corti brevi dedicati alle ossessioni, il cui secondo episodio è tutto dedicato ad un atto cannibalesco ad opera di un giovane che, superato il raptus omicida, si renderà successivamente conto di ciò che ha fatto, e si ritroverà divorato dal senso di colpa. Letteralmente divorato.

Pregio del corto sono una regia semplice ma coerente, una buona scelta delle musiche che ben accompagnano la visione in bianco e nero ma soprattutto il fatto di essere riusciti a dare un senso ad un’opera volendo usufruire di una durata inferiore ai 180 secondi, durate che normalmente tendono a spiegare un po’ poco, ma non è questo il caso.

Ora però vediamo al “come” le cose vengono spiegate. All’aspetto realizzativo, per me nota dolente del lavoro (dopo i pregi, ora i difetti).

Ci si è voluti “sporcare poco le mani” nel rappresentare un atto che invece dovrebbe essere di estrema violenza e, siccome questo è il soggetto del corto, non si può perdonare.
L’uccisione della ragazza avviene con tempistiche troppo rapide, neanche il tempo di appoggiarle il cappio al collo che era già cadavere. Nessun tentativo di lotta. Zero sforzo da parte di entrambi.
L’uccisione risulta quindi essere troppo veloce e pulita per shoccare doverosamente, pulita tanto quanto il viso del protagonista, al quale si poteva tranquillamente sporcare un tantino il faccino dopo “il pasto” per dare risalto alla scena, in fondo si erano appena divorate le viscere fresche di un essere umano (senza contare poi la mano stessa del killer).
Invece il nostro ragazzo è lindo e fresco.
Il tutto risulta essere, mi ripeto, troppo pulito e asettico per quello che invece si vuol far vedere. Non solo la faccia ma persino le mani del protagonista, che si vorrebbero macchiate dalla sua stessa colpa, sono pulite dopo lo scorticamento, tanto quanto la lama brillante del coltello utilizzato per lo scempio.

Bella l’idea, ma se fossimo al cinema sarebbe uno di quegli horror da PG-13 adatti anche ai minori non accompagnati dai genitori.