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E.N.D. di Luca Alessandro, Allegra Bernardoni & Federico Greco

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    The Reign of Horror
    Post: 7.071
    Registrato il: 12/10/2004
    Utente Master
    00 31/05/2014 01:03
    TITOLO CORTOMETRAGGIO: E.N.D.

    [IMG]http://oi61.tinypic.com/1qqq1j.jpg[/IMG]


    DURATA: 25'
    REGIA: LUCA ALESSANDRO, ALLEGRA BERNARDONI, FEDERICO GRECO
    ATTORI PRINCIPALI: ANTONIO BILO CANELLA, FRANCESCO SANNICANDRO, FEDERICO GRECO, MARCO DI STEFANO, FRANCESCA ANTONUCCI
    SCENEGGIATURA: LUCA ALESSANDRO, ALLEGRA BERNARDONI, FEDERICO GRECO
    MUSICHE: PAOLO BAGLIO, GABRIELE CAPUTO, ANTONIO GENOVINO
    FOTOGRAFIA: FEDERICO GRECO
    MONTAGGIO: FEDERICO GRECO

    BREVE SINOSSI:
    Giorgio e Aldo lavorano da qualche anno per un’agenzia di pompe funebri nei dintorni di Roma alle dipendenze di Massimo, il proprietario. Non sono amici, ma hanno qualcosa che li accomuna più di quanto possano immaginare: tutti hanno scelto quel mestiere a causa di un trauma, avvenuto nel passato, che ha a che vedere con la morte. L’arrivo del cadavere di un diciottenne – per il quale il padre chiede a Massimo una sepoltura particolare – rimette in moto dolori sopiti, ambizioni abbandonate, desideri spenti da tempo, nuove sfide. Mentre Massimo (che progetta una bara molto originale), Giorgio (che vede in quel cadavere da truccare qualcosa di più che un essere inanimato) e Aldo (che riscopre nel giovane corpo orrori sepolti nell’inconscio) si apprestano a soddisfare le richieste del cliente, qualcosa di orribile accade fuori dall’agenzia: un contagio trasforma le sue vittime in zombie. Presto però i tre – insieme al cliente, a due amici di Giorgio rimasti chiusi dentro il locale durante la notte, e a una giovane ragazza che irrompe in preda al panico – si rendono conto che gli zombie sono anche nell’agenzia.
    E per colpa loro.

    BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
    Federico Greco è autore di "Stanley and Us", documentario su Kubrick del 1999, di "Il mistero di Lovecraft - Road To L.", mockumentary horror del 2005, e di "Liver", cortometraggio horror del 2007 con Ottaviano Blitch ("Shadows"). Il suo ultimo lavoro, "Nuit Americhèn", con GianMarco Tognazzi e Regina Orioli, è una horror comedy sul cinema di genere underground italiano. Appena ultimate le riprese di "Angelika", il nuovo progetto “noir-revenge” con l'astro nascente Crisula Stafida.

    Luca Alessandro è autore e regista dell'episodio "Dream Door" del film "The Pyramid", prodotto dall'Empire Video di Alex Visani. In postproduzione il suo ultimo lavoro, "Questione di sguardi", con Alberto Di Stasio e Roberta Nevola, un dramma dai risvolti thriller che tratta il delicato tema dei disturbi ossessivo compulsivi.

    Allegra Bernardoni è alla sua prima opera.

    FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO O EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:

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    osmanspare
    Post: 223
    Registrato il: 23/05/2011
    Utente Junior
    00 31/05/2014 14:26
    END is just the beginning.
    END è un prodotto di sicura qualità che – visti i nomi dei registi coinvolti – era facile aspettarsi. E’ un corto ben fatto, ben costruito e che in pratica si commenta da solo, come sempre accade quando si ha a che fare con un’opera valida. Inutile quindi stare tanto a pontificare.

    L’unico “problema” – se così vogliamo chiamarlo – è che END è soltanto la prima puntata di una web serie, ergo la storia si interrompe sul più bello, mentre i 20 e passa minuti di trama sono dedicati giustamente all’introduzione dei personaggi, dell’ambientazione e delle varie sottotrame, in attesa della vera e propria partenza dell’avventura.

    Comunque, attenendoci a ciò che abbiamo visto, possiamo tranquillamente dire che tutti gli elementi necessari a mettere in piedi una trama vincente sono al loro posto. C’è un’ambientazione italiana (ottima cosa), c’è il concetto elegantemente divertente di un’epidemia di zombie vissuta all’interno di un’agenzia funebre, ci sono tanti personaggi interessanti – ognuno con la sua storia, i suoi problemi, i suoi segreti, le sue idiosincrasie - e infine una storia che si muove su parecchi binari differenti. Tanto materiale, dunque, e che si suppone sarà ben sfruttato.

    Volendo fare l’avvocato del diavolo, potrei dire che mi è parso un po’ strano che uno degli impiegati dell’agenzia passi (almeno così pare) tutte o molte notti rinchiuso proprio lì, in mezzo alle bare, per fare festini alcoolici con gli amici. Perché proprio lì dentro? Non era più comodo fare tutto a casa?

    E un po’ strana mi è sembrata l’idea che l’invasione di morti viventi sia nata da una partita di droga tagliata male. Ammesso e non concesso che l’eroina o la cocaina possano contenere chissà quale sostanza capace di trasformare gli uomini in zombie (come ci è finita dentro la droga? Chi mai userebbe una sostanza chimica sconosciuta o potenzialmente letale per tagliare il proprio prodotto? Ma chissà, magari può essere, gli acidi russi che corrodono la carne ne sono un esempio alquanto attuale… e comunque non siamo qui per difendere la “verosimiglianza a tutti i costi”!), sarei curioso di sapere da quale idea è scaturito questo spunto, e cosa (se) voleva dimostrare. L’uso della droga come elemento scatenante di tutto ha un senso nell’economia della trama, o in quanto metafora, oppure è stata usata semplicemente perché “faceva comodo”?

    In effetti, riflettendo sulle esigenze di trama, sia i festini ripetuti che la droga assassina – nella loro peculiarità e nella lieve forzatura che portano con loro – danno l’idea di essere stati inseriti per esigenze di trama. La storia si doveva svolgere in un’agenzia funebre, per cui era necessario che ci fosse qualcuno all’interno delle bare da far risorgere, e questo qualcuno doveva venire in qualche modo in contatto con la fonte del virus. Ma come far accadere tutto ciò considerando che i futuri zombi erano chiusi un una bara? Dando loro una ragione logica per trovarsi chiusi lì dentro e infilando l’agente tossico insieme a loro. E cosa si può infilare di nascosto in una bara che può rappresentare un pericolo etc etc etc? Da lì l’idea della droga.

    Ovviamente potrei sbagliarmi, non pretendo di essere onnisciente. Se cito queste riflessioni è solo perché mi sono venute in mente, e io amo ragionare sugli elementi che compongono le storie, cercare di intuire il “dietro le quinte” della creazione di una trama. La domanda che oziosamente rivolgo a me stesso è dunque: droga e festini sono motivati, sono scelte consapevoli e volute o sono solo esigenze di trama dalle quali è poi scaturita la storia? O più banalmente: è venuto prima l’uovo o la gallina? Il padrone dell’agenzia funebre era un trafficante che si trova in mezzo agli zombi o è dovuto diventare trafficante perché agli zombi serviva un motivo per tornare in vita?
    Comunque, riflessioni oziose a parte, il mio giudizio su END è largamente positivo. E’ un peccato non avere sotto le mani la trama completa, e dover dare un giudizio per forza di cose parziale. In ogni caso le persone coinvolte hanno dimostrato perfettamente come il creare un horror NOSTRO, moderno, ironico, raffinato, intrigante e bello da guardare sia assolutamente alla portata del cinema italiano. Sarebbe ora che qualcuno se ne accorgesse veramente; capisse quante possibilità il cinema di genere può offrire, e desse una volta per tutte una possibilità a registi di talento e di grande professionalità come sono i realizzatori di END.

    Un saluto a tutti loro.
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    F.Hannibal
    Post: 31
    Registrato il: 12/04/2014
    Utente Junior
    00 01/06/2014 19:10
    Spettacolo
    E.N.D. è veramente un prodotto fantastico. Tecnicamente siamo ad altissimi livelli, con una fotografia curata dallo stesso Greco fantastica, una sceneggiatura che caratterizza al meglio i personaggi principali e degli attori semplicemente perfetti per i loro ruoli. Non ho altro da dire. Sublime.
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    boskoz
    Post: 2.273
    Registrato il: 26/01/2010
    Utente Veteran
    00 02/06/2014 17:38
    Con E.n.d. siamo di fronte ad un prodotto con regia triplice, di straordinaria fattura, è innegabile.

    La regia l’ho trovata perfetta, così come pure la fotografia. La vicenda è narrata in modo sapiente sia per stile che per contenuti e ci immerge in una storia dotata di personaggi peculiari e un’interessante location che, a pochi minuti dalla fine, deciderà di virare sul lato horror dello zombie movie.

    Non posso pronunciarmi sulla sceneggiatura però, in quanto webserie, che per forza di cose è incompleta. Posso dire che vengono introdotti dei personaggi interessanti e in modo intelligente, e che la vicenda degli “zombie alle pompe funebri” mi era inedita.

    Sarò retorico dicendo (ma è realtà) che se la TV italiana avesse le palle di fare cose diverse da polizieschi spiccioli e love stories dovrebbe provare a proporre cose di questo genere per rimettersi in pari coi programmi che girano nelle TV di questo secolo, perché ormai siamo indietro 20 anni.

    La competenza è altissima in questo E.N.D. e auguro all’intero progetto di poter crescere sano e forte e di avere successo, a patto che sia mantenuta questa qualità anche nei capitoli futuri, cosa che sono fiducioso avverrà.
    [Modificato da boskoz 02/06/2014 17:39]
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    GIOLE
    Post: 197
    Registrato il: 13/10/2004
    Utente Junior
    00 08/06/2014 14:48
    Un lavoro di ottima fattura che ha il suo punto di forza nella originalità e nell'ottima caratterizzazione dei personaggi.
    La recitazione generale complessiva è credibile, molto buona mentre la vicenda è caratterizzata da diverse "sottotrame" che sfociano nel finale in un orrore imprevisto.
    Qualche piccola forzatura ( poco credibile che tre amici si dilettino in festini alcolici continui in una agenza di pompe funebri ) e qualche piccola caduta di ritmo, sono piccoli difetti perdonabilissimi in un lavoro del genere.
    "E.N.D." ha purtroppo il "difetto" di concludersi sul più bello, quando il climax era giunto ai massimi livelli...
    Perfetta e, particolareggiata la regia, in grado di tenere desta l'attenzione ( e la tensione ) nello spettatore.
    Se questo è il fututo del cinema di genere italiano, c'è da stare allegri...finalmente!