Comincia che siamo già dentro ad un rifugio sotterraneo e in questa claustrofobica ambientazione si svolgerà praticamente tutto il film.
Da subito ci fanno capire che la famiglia rifugiata lì sotto si sta nascondendo da qualcuno di molto pericoloso.
La bambina fa subito un incubo su queste persone cattive che vivono in superficie e che lei chiama "respiratori" non avendolo mai visti, ma avendoli solo sentiti.
Pian piano che si svolge il film, ci vengono mostrati dei feedback che ci fanno capire esattamente cosa è successo: la classica epidemia.
Il film è abbastanza breve (80 minuti più o meno), ma essendo piuttosto lento è una scelta azzeccata. Lento in questo caso non è un brutta cosa in quanto riesce a trasmettere bene la sensazione di abitare lì dentro, lì sotto.
Riesce quasi a farti sentire la mancanza dell'aria fresca e della luce solare, ma soprattutto al momento giusto riesce a trasmettere l'angoscia del topo braccato in una gabbia.
Il finale è interessante e più movimentato, ma non ho più voglia di scrivere e quindi non ve ne parlerò.
In conclusione è un film che si merita pienamente la sufficienza e forse qualcosa di più. Non mi permetto di dire che è un film originale solo perché probabilmente interverrebbe il maniak a dirmi che l'idea è stata presa da un film del 1982 che io non avrò neanche mai sentito nominare.
Voto: 6.5