00 14/02/2022 19:32
Film che non ti aspetti dall' anonimo regista che partorì Secretary, indicato da alcuni come il precursore, in tempi non sospetti, della nefasta saga 50 shades.

E' un thriller bizzarro intrecciato con certa fantascienza già vista nell' altrettanto non convenzionale Habitat di Daalder (non a caso anch' esso canadese), e che potrebbe rappresentare un ideale prequel di Teenage caveman, film atipico di Larry Clark non così brutto come lo si dipinge.

L' aracnofobia sbandierata nella sinossi non è così preponderante, trattandosi più di un mezzo che di un fine della narrazione... diciamo che è una delle componenti delle sperimentazioni a cui viene sottoposta una donna apparentemente qualunque.

Dire di più significherebbe spogliare il film dei pochi motivi d' interesse... perchè in fondo, oltre a certi colori arty e psichedelici (ma almeno non fini a se stessi, come si scoprirà), non è che ci siano in ballo sorprese davvero trascendentali, quindi parlarne oltre non gioverebbe alla fruizione.

Nonostante sforzi registici tutto sommato apprezzabili, non si va oltre l' atmosfera di un filmetto da seconda serata ormai un po' retrò (certi efx in cgi sembrano d' altronde vecchi anch' essi di almeno una quindicina di anni) o a volere essere buoni di un prodotto sì più recente ma assimilabile alla fascia medio-bassa di Netflix.

E sempre a volere essere buoni, si può parlare di sufficienza stiracchiata, e salomonicamente lasciare al giudizio soggettivo la decisione di perderlo o meno.





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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."