Mah, giacchè in effetti siamo sul noir l' ho spostato in qst sezione, sennò anche Diabolik e Sensi dovrebbero stare in Cinema horror, allora.
E cmq, At the end of the day che era più horror di questo pur non essendo cmq horror, gli dava parecchie piste.
Anche xke il fatto che non ci si perdesse in troppe spiegazioni era un bene, mentre qua, insomma... non viene spiegata la cosa principale, che è: ma come cacchio avrebbero fatto a cavare soldi da quella statuetta demmerda?? Era fatta di silicio? Avrebbero richiesto un riscatto? O cosa?
Al netto di ciò, lo schema è lo stesso del film precedente, ma senza una vera unità, visto che dal momento in cui le storie si diramano l' unità di tempo sembra andare a farsi fottere e si perde il filo, e sembra di assistere a microstorie male amalgamate: deliranti la parentesi in chiesa, che sembrava ad un certo punto volere sfociare in un remake de La settima donna (mentre invece...), e la sottotrama relativa al ritardato del gruppo. Ora, sta cosa del ritardato con sovente turbe sessuali annesse (che infatti pure qua non mancano) è una trappola in cui gli sceneggiatori continuano a cadere spesso: posso capire quando ci si porta dietro Lombardo Radice ad una festa in una villa semplicemente perchè la home invasion non è pianificata (anzi, in quel caso il piano lo aveva elaborato la controparte, ed il mitico Ricky finì per essere il personaggio a cui mi affezionai di più), ma diosanto (visto il tema, ci sta), perchè portarsi certi elementi dietro quando devi fare un colpo? Me lo faccio andare bene col duo di sbandati di Dal tramonto all' alba, speculare per certi versi a quello di La casa sperduta nel parco. Ma in La horde, per dire? E qua? Okay, si tratta quasi sempre del fratello di qualcuno della banda... ma ciò che cazzo giustifica? Non è che se ho un fratello paraplegico me lo porto appresso se devo andare a borseggiare o a rubare motorini, no? E allora, che cazzo si portano dietro ritardati e storditi in situazioni criminose ad elevato stress: sarebbe già problematico per me portarli al cinema o a puttane, figurarsi a fare una rapina. Ed il bello è che i complici lo fanno notare all' interessato sempre e soltanto pochi minuti prima di entrare in azione (mai prima?) così è troppo tardi per tornare indietro: e, ma no no, tranquilli, ce la farà. Ma tranquilli un cazzo! E difatti... anche se qua il resto della banda bassotti non è che fosse messa molto meglio.
Ah, e il colpo di scena, insomma, come dire... non è davvero un colpo di scena.
Poi va bene che Alemà saprebbe girare bene persino lo spot dei preservativi, però lo stile è davvero l' unica cosa memorabile qua.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."