LA RAGAZZA DEL TERZO PIANO

Se la poppa chiama, il gioli non può che rispondere.

Ed allora, se i subs sono di poppa-yes, vediamolo sto film, perchè no?

E via con la classica storia della casa maledetta, anzi in questo caso di un bordello maledetto: non son del tutto certo che si tratti di una novità, forse già se ne erano visti altrove, ma non son sicuro che tra i fluidi vari che fuoriuscivano da muri e rubinetti si fosse già vista, oltre al classico sangue, pure la... ehm, sborra.

Ma se detta così fa ridere, nella realtà il film supera le aspettative, perchè un impianto narrativo da una parte poco originale e dall' altra paradossalmente, come appena detto, fin troppo bizzarro, viene gestito con un certo gusto stilistico.

Manca il senso del ritmo, del resto le dinamiche si rifanno a collaudati prodotti baviani/argentiani/fulciani ibridati con Shining, ovvero modelli che di per sè stessi erano piuttosto lenti; ma non si può avere tutto, e del resto qua il regista si fa parzialmente perdonare con trovate derivate dall' horror più recente, tipo un autoaffettamento che rimanda direttamente a Rovine.

Non il capolavoro del secolo, quindi, ma sicuramente un filmetto che potrà essere apprezzato per più di un motivo: quello principale, dal mio punto di vista durante una fase in cui mi sto trovando di fronte a snodi cruciali in quantità come forse mai prima d'ora, è stato il sottotesto relativo alle conseguenze delle scelte che si fanno nella vita; anche qua nulla di nuovo, invero, ma a volte repetita iuvant.

Voto: 6 e mezzo, dai...

Strano che ti sia piaciuto, dato il carattere smaccatamente femminista che si è voluto dare al film.
A me, tra l’altro, il protagonista stava pure simpatico, una specie di incrocio sfigato fra Bruce Campbell e Jim Carrey, a cui per dovere di narrazione impongono la svolta dell'assassinio, cosa che ho trovato assolutamente stonata e forzata.
Perché mai uno che ha già i suoi guai col fisco, che ha deciso di voltar pagina e mettere su famiglia, dovrebbe buttare tutto all’aria macchiandosi addirittura di omicidio per una scappatella?
Forse nel 2022 pareva un po’ esagerata la dannazione eterna per un tizio che si guarda i porno sul cellulare, beve birra mentre ristruttura casa, e si scopa (una volta) una figona tutta sesso che gli si butta letteralmente addosso.
Senza parlare di quella contrapposizione ultra moralista tra la casa/bordello e la chiesa dall’altro lato della strada e il finalone col bordello fantasma che torna in scena, in cui viene ficcato dentro un po' di tutto a muzzo pur di far passare il messaggio #metoo.

Va bene che le azioni hanno conseguenze, ma varrà anche per la moglie allora, che decide di mettersi con un uomo così e di farci pure un figlio, al (solito) grido di “io lo cambierò”.

Ad ogni modo, al netto del sottotesto, filmetto sufficientemente divertente con qualche trovata originale.

po-yee, 08/05/2022 12:59:

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Strano che ti sia piaciuto, dato il carattere smaccatamente femminista che si è voluto dare al film.
A me, tra l’altro, il protagonista stava pure simpatico, una specie di incrocio sfigato fra Bruce Campbell e Jim Carrey, a cui per dovere di narrazione impongono la svolta dell'assassinio, cosa che ho trovato assolutamente stonata e forzata.
Perché mai uno che ha già i suoi guai col fisco, che ha deciso di voltar pagina e mettere su famiglia, dovrebbe buttare tutto all’aria macchiandosi addirittura di omicidio per una scappatella?
Forse nel 2022 pareva un po’ esagerata la dannazione eterna per un tizio che si guarda i porno sul cellulare, beve birra mentre ristruttura casa, e si scopa (una volta) una figona tutta sesso che gli si butta letteralmente addosso.
Senza parlare di quella contrapposizione ultra moralista tra la casa/bordello e la chiesa dall’altro lato della strada e il finalone col bordello fantasma che torna in scena, in cui viene ficcato dentro un po' di tutto a muzzo pur di far passare il messaggio #metoo.

Va bene che le azioni hanno conseguenze, ma varrà anche per la moglie allora, che decide di mettersi con un uomo così e di farci pure un figlio, al (solito) grido di “io lo cambierò”.

Ad ogni modo, al netto del sottotesto, filmetto sufficientemente divertente con qualche trovata originale.

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Fanculo gli spoiler, e via...

Il film è piacevolemente fuori di testa, per cui vale tutto.

Ovvio che nella casa/bordello regnava un' atmosfera alla Shining/Ballata macabra dove tutte le normali regole venivano sovvertite: a poco a poco il novello Carrey/Campbell/Nicholson diventa parte della casa stessa, cosa agevolata dal fatto che la casa entra un po' dentro di lui perchè lui stesso ad un certo punto ingoia pure d' impulso una biglia, che scopriremo poi essere fatta di quella sborra che fuoriusciva da dovunque (!), e lo scopriremo al culmine di un incubo erotico che è un crossover tra Shining (nuovamente), Aenigma ed Apri gli occhi; quindi, considerate queste premesse, ci sta di brutto che alla fine sbarelli, commettendo un omicidio che tra l' altro non è neppure un vero omicidio a dirla tutta, perchè c'è una presenza della casa che soccombe momentaneamente ad una futura presenza di essa, nell' ambito di un gioco che rimanda a modelli baviani (Lisa e il diavolo) ed anche margheritiani (Danza macabra).

Il personaggio di lei in questo senso ci incastra benissimo e non mi è dispiaciuto affatto: sino ad oltre metà film è una presenza pleonastica che vediamo solo in videochat e pare un' idiota che si beve ogni balla, invece quando entra in scena acquisisce una propria personalità ed è tutt' altro che banale. Bello quando dopo avere incontrato la stangona bionda che si spaccia per factotum (fucktotum, voleva dire forse), apre la porta e trovandosi di fronte la cremaiola vicchia le chiede: Lei chi è, l' idraulico? (son convinto di averla già sentita non ricordo dove, ma ho riso). E non è sprovveduta, perchè quando le dicono che la casa mette alla prova le persone lei sbotta: Allora con mio marito siamo a posto! E non è innocente affatto (infatti io sto femminismo idiota alla metoo non l' ho visto, non a caso mi pare il regista sia un uomo), infatti quando le viene chiesto perchè abbia sposato un trimbollone del genere si rivela consapevolemente opportunista e calcolatrice rispondendo che sembrava il male minore. Ed è ovvio che pure lei dovrà fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte (come tutti!), giacchè il finale ciclico col trimbollone che fa capolino ed ammicca alla figlioletta sta lì a dimostrarlo.

Non un capolavoro, ripeto, ma una variazione su un tema classico che si rivela piacevole divertissement.