00 15/05/2022 19:17
Piccola produzione inglese, curiosamente girata a Puerto Rico con l' ausilio di capitali e maestranze locali, che rappresenta l' anello di congiunzione tra lo statunitense Frequency (2000) ed il sudcoreano Call (2020).

L' idea di mettere in scena una ideale partita di ping pong tra un serial killer del passato ed una controparte del futuro viene dritta dal film di Hoblit, assieme ad alcune modalità della stessa: cambia il mezzo di trasmissione (telefono al posto di una radio cb), che unitamente alla trovata della stanza murata già vista mille volte da Poe al sudcoreano Phone passando per diversi gialli e horror italiani e non, verrà recuperata da Call, il quale rappresenta il remake ufficiale di questo The caller.

All' interno del trittico, Frequency rappresenta l' exploit più compiuto e scorrevole, Call quello più ambizioso ed ingarbugliato, questo The caller, invece, quello più debole sia dal punto di vista tecnico che narrativo: tutti quanti, ad ogni modo, meritano di essere visti senza correre il rischio di annoiarsi, perchè parecchio differenti, nonostante i punti di contatto, sono le storie che vengono raccontate.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."