E’ uscito in Italia col titolo banalotto “Occhio per occhio”, che sarebbe stato meglio tradurre, al limite, con un più azzeccato e letterale “Chi di spada ferisce”, visto che un certo tipo di “spade” ha un ruolo importante nella storia. Ma sorvoliamo.
Mario è capo-infermiere in una casa di riposo, è molto amato dai vecchietti e apprezzato dai colleghi, ha una bella moglie che lo ama e che lui ama e che sta per dargli un figlio.
Insomma, sostanzialmente, una vita felice.
Ma quando alla clinica viene ricoverato Antonio Padìn, noto boss del narcotraffico, l’oscuro passato di Mario torna a galla e la vita (di tutti i protagonisti) non sarà più la stessa.
Bella storia di vendetta, in cui giganteggia il tormentato personaggio interpretato da un immenso Luis Tosar come sempre in stato di grazia, e profonda riflessione sulle scelte (ineluttabili?) che si compiono e che portano inevitabilmente a conseguenze che spesso coinvolgono anche chi ci è vicino.
Convincente anche il resto del cast, con menzione particolare per Xan Cejudo, nei panni del boss, ed Enric Auquer, che sembra uscito da una puntata di Gomorra, in quelli del figlio minore di Don Antonio.
Per i pignoli: ogni tanto è richiesta una certa dose di sospensione dell’incredulità, ma è un piccolo prezzo da pagare per godersi un’ottima pellicola che parte lenta per poi aumentare ritmo e tensione e culminare in un finale crudele e beffardo, che crediamo di aver indovinato e invece no.
Valutazione/slogan finale: - film di suore, + film con Luis Tosar!
[Modificato da Negatrice di Gioie 25/05/2022 12:45]