00 03/06/2022 14:10
"Tratto da eventi realmente accaduti" (ancora??), questo indie low-budget italico inizia in un boschetto con un fattaccio che ricorda Morituris: non è l' unico trait d'union col film di Picchio, infatti anche questo è scuro, ma:

- x fortuna qua ci sono pure scene diurne
- x sfortuna qua fa schifo pure l' audio, e non poco

Passa pochino (del resto il film non è che duri molto) e ci accorgiamo che i tre stupratori killer non sono gli unici protagonisti, o per lo meno non i soli: in un casolare sperduto facciamo infatti la conoscenza della brutta copia di Federico Frusciante guercio (l' avevamo già visto in un velocissimo prologo) e di quella bella di Pippo Pancaro, presentati come sedicenti cugini dediti anch' essi ad attività poco edificanti. E non sono i soli, giacchè sullo sfondo di un sottobosco (x restare in tema) che ricorda un po' pure Dogman si muove anche un boss dedito alla visione di filmini snuff (in verità robaccia dalle parti di American guinea pig, in quanto a mediocre fattura) e spalleggiato da sgherri che lo aiutano a gestire l' attività di spaccio.
Se x i gusti di qualcuno non ci sono abbastanza personaggi, il regista pone rimedio introducendo anche una ragazza a zonzo nel suddetto bosco ed un fantasma, entrambi legati al Frusciante.

Scoprire come ci incastreranno tra loro tutte queste figure è la ragione x cui si può eventualmente visionare il film, a condizione di non aspettarsi granchè.

Effetti speciali nella media del genere, e musiche un po' al di sopra, al netto di un brano rap sui titoli di coda che... beh, insomma (ma sarò io che son vicchiu, forse).


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."