Let her out

Cody Calahan esordì con due simil-zombie-movies, ovvero gli Antisocial, che schifarono i fans, mentre grazie a qst Let her out (2016) fece parlare di passetti avanti: beh, a qst punto non oso immaginare come fossero quegli altri.
Qua si tenta una sintesi tra La metà oscura, Starry eyes ed Alter ego, che parte pure bene con un truce prologo nel classico motel dall' insegna mezza fulminata, poi si finisce gradualmente risucchiati in un vortice di banalità che culmina in un finale disarmante.
Qualche scena forte e la fotografia arty (solite cose basate rispettivamente su effettacci stravisti, luci colorate argentiane e moderna color correction ormai alla portata di chiunque) son ben lungi dal tenere in piedi la baracca; alla fine si scoprirà che tra i produttori, oltre al regista, c'è pure Chad Archibald, e ciò spiega molte cose: parecchi, infatti, i difetti in comune con l' osceno Bite che il nostro Arcibaldo firmò come regista l' anno precedente.

Alla larga!