Con l' intenzione di riparare al danno fatto coinvolgendo la poppa nel revival di Alterazione genetica, spero di farmi perdonare dedicandole il topic su questo film alquanto vintage.
Alla nostra forumista preferita (ovviamente dopo la Sony, ke magari un giorno tornerà) piacciono gli squali, e qua se ne vede uno già nei primissimi minuti: il suo attacco, però, verrà beffardamente sventato dall' intervento di un' antagonista più temibile. Infatti, se per dipingere una parete grande ci vuole un pennello grande, perchè non usare un pesce (più) grande x sconfiggerne uno grande? Ecco allora entrare in scena l' orca, che va a completare il bestiario di tutto rispetto del 1977: nello stesso anno, infatti, Ovidio Assonitis produce e dirige Tentacoli, mentre Sfida a White Buffalo (che ha curiosamente il pellerossa Will Sampson in comune col cast di qst Orca assassina) ambienta sulla terraferma una simile vicenda interpretata da Charles Bronson.
Qua abbiamo invece un pescatore ottuso interpretato da Richard Harris, che si intestardisce nel catturare un' orca viva x venderla ad un acquario, causando disastri in serie: pescherà infatti un' esemplare femmina, le procurerà un aborto (scena cult), e la ridurrà in fin di vita, il tutto di fronte (letteralmente) agli occhi del compagno, che metterà nel mirino l' umano cattivo e farà di tutto x sfidarlo in mare sino in capo al mondo. Al cetaceo, infatti, vengono qua attribuite una memoria ed una vendicatività che una decina di anni più tardi si rivedranno nello squalo di Jaws 4 e nei corvi di Opera: realistico o meno, l' espediente serve ad imbastire un film di sicura tenuta spettacolare per quegli anni, anche se una durata troppo breve rispetto alle ambizioni nuoce alla profondità della trama e allo spessore dei personaggi. Un po' Moby Dick un po' (ovviamente) Jaws, la sceneggiatura del sottovalutato Sergio Donati e dello script doctor (come era noto nell' ambiente) Luciano Vincenzoni non ha tempo per cuocere a puntino la tanta carne al fuoco, lasciando in bocca un retrogusto d' incompiuto: ricordo che visto da bambino all' interno del ciclo La grande avventura di Italia 1 (catalogazione non peregrina) ebbe un suo perchè, mentre rivisto oggi palesa tutti i suoi limiti pur restando nell' ambito del cinema di dignitosa fattura. E ci mancherebbe: d' altronde produce Dino De Laurentiis negli States, reclutando l' inglese Michael Anderson per la regia, Folco Quilici per seconda unità e riprese subacquee (la sua mano fa sembrare molte sequenze quasi estrapolate dai tanti mondos ancora in voga all' epoca), Ennio Morricone x la ost (ma il maestro qua fa il compitino) e volti quali Charlotte Rampling, Bo Derek, Robert Carradine e Keenan Wynn (che a sua volta si rivedrà - ma allora è un vizio! - in Piranha).
Sufficiente: c'è di peggio (Tentacoli, ad esempio!).
[Modificato da MD-MAniak 18/07/2022 08:40]
*****************************
"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."