00 18/05/2023 13:24
Re:
Mr.Perfect, 10/05/2023 12:21:

con il nome importante che si porta dietro diventa impossibile non fare un paragone che lo penalizza di parecchio.




Esatto. Se intitoli il film EVIL DEAD RISE, se fai quell'inizio che simula la celeberrima ripresa in soggettiva con la shakycam, se ci metti il Naturum demonto (si chiamava così anche nel primo), l'occhio sparato in bocca alla traditora e altri ammiccamenti che ora non ricordo perché è già passata una settimana da quando ho visto questo trascurabile film, devi aspettarti per forza che venga accostato ai primi 3 capitoli e che inevitabilmente faccia una figura demmerda.
Eppure, sta roba ha i suoi estimatori (compreso il fautore del topic), tant'è che i voti altissimi che gli vengono attribuiti un po' ovunque mi hanno spinta a guardarlo (beninteso, non al cinema; sono tonta ma non così tanto).
Comincio col dire le cose che mi sono piaciute, che si fa presto, sono tre in tutto: la mamma tatuatrice perché ha già di per sé una faccia così inquietante che quando diventa indemoniata non può che migliorare la situazione; la sorella groupie perché ha i lineamenti delle donnine disegnate da Piccatto in Dylan Dog; la gamba grattuggiata che credo sia l'idea più brillante dell'intero film.
Avrebbe potuto essere abbastanza interessante anche l'idea di trasferire la vicenda in città, ma di fatto va a finire peggio che in Jason takes Manhattan, dove l'azione si svolgeva perlopiù a bordo di uno yacht, con rari momenti urbani (e uno solo davvero a NY), mentre qui non si sconfina mai dall'appartamento che a sto punto poteva essere ovunque (anche in mezzo ai boschi, per dire).
Tanto, di fatto, la storia non cambia molto, quello che cambia è che a sto giro Ash non c'è e non frega assolutamente niente a nessuno di quello che succede a questi personaggi monodimensionali e insulsi.
E non è che al posto di Ash c'è la sorella groupie, al posto di Ash c'è tanta CGI e zero ironia. Che affare.
Sì, è vero, c'è tanto sangue, che a me però ha lasciato abbastanza indifferente, perché si sente che non pompa dal cuore (sì, sono posseduta dallo spirito poetico di Tucaio).
Il film è piatto, freddo, non sa di niente, non lascia niente, se non la nostalgia di quell'amore per il cinema che trasuda da ogni fotogramma della geniale trilogia di Raimi.

Tra l'altro, sono in piena fase "revival horror anni '80", potete immaginare.