Thrillerino accattivante che potrebbe comodamente rientrare fra gli episodi meglio riusciti dell'ultima stagione di Black Mirror (del resto, dura soli 10 minuti in più rispetto all'episodio più lungo), Influencer tratta di social media, furto di identità, deepfake, falsità vs genuinità, insomma tutti i temi caldi (quasi scotti, direi) che stanno spopolando da un pezzo nel cinema horror e non solo.
Madison, influencer piuttosto nota su Instagram, sta trascorrendo una vacanza in Thailandia in un resort di lusso.
Le immagini e i video che posta di continuo, zeppi di entusiasmo, sorrisoni e positività, vanno a cozzare con la realtà ben diversa che la giovane sta vivendo, ovvero un'esperienza triste, noiosa e solitaria che in origine avrebbe dovuto essere una romantica vacanza col fidanzato, se costui non le avesse dato buca alla vigilia della partenza.
L'immagine che Madison propone di sé su Instagram è quella di una donna intraprendente, aperta all'avventura e a nuove esperienze; in realtà è una ragazza insicura, abbastanza introversa, che passa il tempo seduta in piscina, contando i giorni che la separano dal ritorno a casa.
L'incontro con CW, una tipa tosta e disinvolta che sembra conoscere il posto come le sue tasche e che smuove Madison dal suo torpore, ribalta completamente la situazione. CW è l'esatto opposto di Madison: è una che vive il momento senza il bisogno compulsivo di filtrare ogni esperienza attraverso uno schermo; mangia il cibo ancora caldo, senza perdere tempo a fotografarlo, si gode ogni istante di un tramonto senza doverci girare un video di commento... Insomma, una mosca rara, di questi tempi. Tuttavia, il suo comportamento è esageratamente schivo di fronte a qualsiasi obiettivo, e si capisce subito che il motivo non è semplicemente quella grossa voglia marrone che le occupa metà faccia.
Il film è ricco di svolte e cambiamenti di rotta (alcuni riusciti, altri no) e di sicuro non annoia mai, soprattutto nella seconda parte, quando entrano in gioco altri due personaggi che dovranno sostanzialmente arrivare a capire quello che noi già sappiamo.
Ma è anche vero che dopo tanti thriller e qualche annetto di produzioni in massa a tema social e compagnia bella, non sarà certo questo Influencer a lasciarci sbalorditi. Insomma, non è che il film sprizzi originalità da tutti i pori e diversi plot twist sono facilmente intuibili con largo anticipo. Però almeno ci prova.
Ma il vero valore aggiunto, per me, l'elemento che solleva legermente il film dalla mediocrità di altri prodottini simili, è la dark lady interpretata dalla magnetica Cassandra Naud, in parte per la sua particolarità fisica, che non è frutto di un trucco di scena, e che rende ancora più misterioso e singolare il personaggio (nel film non se ne fa mai cenno), in parte perché si discosta dal solito cliché della pazza psicopatica che dà fuori di matto rivendicando le sue ragioni e i suoi traumi da matta. Per certi versi, di fronte alla vacuità cerebrale degli altri protagonisti, viene spesso voglia di parteggiare per lei. CW ha una personalità complessa, è diabolica, manipolatrice, spietata e intelligente, ma anche vulnerabile e fallace; è una che ovviamente non sta bene e ha diverse rotelle fuori posto, ma le ragioni del suo agire possiamo soltanto intuirle e azzardare ipotesi che non troveranno mai conferma in qualche spiegone finale liberatorio, anzi...
In conclusione, una sufficienza gliela do; se si affronta la visione senza grandi aspettative, sospendendo di molto l'incredulità, può dare anche qualche soddisfazione.