00 04/11/2023 20:24


Sì, lo so, le suore hanno rotto il cazzo, ma Paco Plaza a me piace e quindi ho dovuto guardarlo, chiudendo un occhio anche sulla bruttezza della locandina (che infatti vi risparmio).
Quello che proprio mi era sfuggito, invece, è che la suora del titolo comparisse in un altro film di Plaza, e soltanto arrivata alla scena finale ho capito di aver guardato il prequel di Veronica, di cui ricordavo soltanto la protagonista e la colonna sonora , presenti entrambi appunto negli ultimi minuti.
E quindi questo prequel altro non è che il racconto di come Suor Narcisa alias Sorella Morte, entrata in convento dopo la guerra, sia arrivata a perdere la vista.
La prima considerazione da fare è che Plaza è stiloso e ad ogni nuovo film che dirige sembra aumentare la cura con cui trasporta in immagini la storia che ha in mano. In Hermana Muerte le inquadrature, i contrasti cromatici, la scelta dell'illuminazione, gli ambienti, trasformano ogni scena quasi in un'opera pittorica e creano un'atmosfera inquietante e di forte impatto. Visivamente è davvero potente e non si può fare a meno di notare l'influenza di certo cinema italiano del passato (qui in particolare la mente corre a Fulci).
A funzionare meno, come sempre, è invece la storia, che continua a risultare banalotta e risaputa, come già in Veronica e ne La Abuela.
Possessioni, incubi, spiriti vendicativi, uniti a temi come la fede, l'ipocrisia della religione cattolica, l'adolescenza, la vecchiaia... ok, per me va tutto bene, ma quando gli sviluppi della trama li intuisci dal principio, e sono soltanto le immagini e l'atmosfera a tenerti incollato alla sedia fino alla fine, spiace dirlo ma il lavoro è riuscito a metà.
C'è poi da dire che, per quanto le vicende giovanili di Suor Narcisa si incastrino perfettamente con quelle di Veronica, seguendone per certi versi un andamento analogo, l'ambientazione cittadina primi anni '90 è decisamente più accattivante di quella fine anni '40 interamente racchiusa fra le mura di un monastero popolato da pinguine in bianco e bimbette sfortunate.
Curiosamente, nonostante la moltitudine di horror suoreschi visionati negli utimi anni, Hermana Muerte mi ha riportato alla mente un film di tutt'altro genere del 1985, Agnese di Dio, le cui monache protagoniste, interpretate da Meg Tilly e Anne Bancroft, ricordano parecchio la giovane ed eterea Suor Narcisa e l'arcigna Suor Julia del film di Plaza.
In conclusione, è un film stilisticamente affascinante, ma affossato da una trama davvero poco innovativa.
Non riesco a dargli un voto più alto di 6 e mezzo.
Qualcuno dovrebbe suggerire al volenteroso Paco di trovarsi uno sceneggiatore coi controcojones.