Esistono luoghi in cui il malocchio è una scienza ufficiale al punto che ci sono persone che sono ufficialmente certificate come guaritori professionali.
Luoghi intrisi di saggezza popolare e superstizione tipo quelli in cui, se sparisce una persona, anche lo sceriffo va a caccia del
Sasquatch.
Uno di questi è il villaggio sperduto nelle più desolate campagne argentine in cui è ambientato “
cuando acecha la maldad” dove l’aria è talmente intrisa di ignoranza che se fai due respiri troppo profondi ti si spegne il lobo temporale.
Per farla breve, un tizio si è ammalato da oltre un anno diventando a tutti gli effetti uno iettatore da cui si diffonderà il male più assoluto.
Stiamo parlando di un ciccione schifoso pieno di pustole che sta letteralmente marcendo immobile nel letto di casa.
È talmente conciato che quelli delle colline che hanno gli occhi, a confronto, sembrano avere il giusto numero di cromosomi.
Basterebbe comunque lasciarlo lì in pace per evitare che la scalogna si diffonda a macchia d’olio.
Ma i protagonisti di questo film, due fratelli che non si distinguono certo per acume, fomentati da un altro evidente membro del
Mensa armato di fucile, hanno la brillante idea di trasportare il ciccione putrido all’esterno.
Lo caricano sul retro del pickup non senza difficoltà: pustole fradice, piaghe da decubito e bozzi gocciolanti rendono davvero difficile il travaso del peso morto che viene trascinato con l’ausilio del lenzuolo intriso di liquidi fetidi su cui giaceva.
Non si sa come, non si sa perché, ma una volta riusciti nell’impresa senza nemmeno vomitare, finiscono per perdersi il corpo per strada, mandando a monte il loro piano che non ho capito quale fosse, ma sono sicuro che sarebbe stato geniale.
E da qui inizia l’escalation di terrore.
I pregi di questo film sono diversi, in primis il fatto che l’atmosfera è veramente invadente, nel senso che ti riesce a trasportare in quel mondo dove devi stare attento ad usare la luce elettrica o con le giuste ombre cinesi rischi di evocare il demonio.
Questa cosa mi è rimasta talmente addosso che per un paio di giorni avevo il terrore di rovesciare il sale per sbaglio.
Oltre a questo direi che le scene violente sono inquietanti e realistiche (per quanto possa immaginarmi realistica un’ascia piantata in mezzo alla faccia di qualcuno).
Voto: 6.89