Rivalutare La sindrome di Stendhal

*********attenzione SPOILER*************************************















Finalmente sono riuscito a vederlo, dopo molto tempo, e sono rimasto sbalordito dal fatto che questo film sia stato sottovalutato, a mio avviso, in maniera piuttosto pregiudiziosa.
Parto, però, dagli evidenti difetti: la recitazione della maggior parte degli attori è ridicola e per entrare nel dettaglio la scelta di Asia Argento come protagonista non è certo stata azzeccatissima, ma qualche buon momento lo regala anche lei. Pessimo Marco Leonardi nel ruolo di Marco. Probabilmente gli attori italiani sono stati penalizzati dalla recitazione in inglese e dall’auto-doppiaggio che sembrano essere i motivi principali della scarsità delle recitazioni negli ultimi film di Argento (perché si ostina?). Buona invece la prova Thomas Kretschmann nella parte dello stupratore.
La regia è altalenante con momenti alti e altri banali (tutti i dialoghi tra 2 persone vedono queste in piedi, vicine, al centro dell’inquadratura) come pure la fotografia (di Giuseppe Rotunno), che si rivela buona solo nei momenti “al buio” del film, come nelle sequenze finali.

Ora però passiamo agli aspetti positivi.
Il ritmo è piuttosto alto, con un leggero calo nella seconda parte del film (più o meno da quando Asia indossa la parrucca bionda) ma ti convince lo stesso a vederlo fino alla fine.
Le musiche di Ennio Morricone sono molto coinvolgenti (d’altra Morricone è sempre Morricone).
Anche in questo film Argento non lesina sangue e violenza e le scene in cui la figlia si auto-lesiona sono abbastanza forti e “fastidiose” (mi riferisco in particolare a quando si infila la punta di una graffetta sotto l’unghia) per non parlare della scena dello stupro
Ed ora ecco il pezzo forte, la storia e la sceneggiatura: è chiara la volontà di Argento di re-inventare il genere thriller e questa volta lo fa mostrandoci l’assassino dopo pochi minuti di film, riservando comunque il finale a sorpresa (si vabbè a metà film si capisce, però qualche dubbio mi era venuto con lo psicologo). Argento azzarda addirittura unendo nella mente contorta della protagonista la sindrome di Stendhal e l’identificazione con lo stupratore: secondo me un tocco da maestro.
Molta importanza assume appunto la psicologia della protagonista, con la sua duplice identità che si manifesta prima con il taglio dei capelli (identità dello stupratore) e poi con la parrucca (identità della ragazza).
C’è poi la maniacale attenzione alle citazioni e ai dettagli, dalla pittura e dalla letteratura (è chiaro il riferimento ad Alice nel paese delle meraviglie nell’ultima parte), cosa che sta ad indicare la cura con cui è stato seguito questo film da Argento.

In definitiva, per me, questo è miglior film degli ultimi di Argento, migliore anche di Nonhosonno (che è in effetti un passo indietro, con una struttura classica del thriller, anche se naturalmente tanti altri pregi) e migliore del Fantasma dell’opera e de Il cartaio (e non ci vuole molto direte voi).

Voto: 8

io lo vidi al cinema e volevo distruggere il botteghino dalla rabbia funesta..pessimo

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Scritto da: |Marcorpse| 27/11/2005 21.18
io lo vidi al cinema e volevo distruggere il botteghino dalla rabbia funesta..pessimo

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vedo che siamo d'accordo

lo considero uno dei peggiori film di argento,assieme al fantasma dell opera e il cartaio.

Io mi associo invece a tutto ciò che ha detto Willy: secondo me è un buon film, ben girato (recitazione a parte) ,misogino e violento. E Krestchmann, effettivamente, è ottimo: davvero uno dei migliori psicopatici visti al cinema negli ultimi anni.
Non capisco perchè mai quasi tutti se la siano presi tanto con questo film, e soprattutto come riescano i più a preferirgli Nonhosonno che è davvero una banalissima e fin troppo ovvia schfezza. Del Fantasma e soprattutto del Cartaio, vabbè non parliamone neppure, che tristezza...

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Scritto da: willyw86 27/11/2005 21.14
*********attenzione SPOILER*************************************















Finalmente sono riuscito a vederlo, dopo molto tempo, e sono rimasto sbalordito dal fatto che questo film sia stato sottovalutato, a mio avviso, in maniera piuttosto pregiudiziosa.
Parto, però, dagli evidenti difetti: la recitazione della maggior parte degli attori è ridicola e per entrare nel dettaglio la scelta di Asia Argento come protagonista non è certo stata azzeccatissima, ma qualche buon momento lo regala anche lei. Pessimo Marco Leonardi nel ruolo di Marco. Probabilmente gli attori italiani sono stati penalizzati dalla recitazione in inglese e dall’auto-doppiaggio che sembrano essere i motivi principali della scarsità delle recitazioni negli ultimi film di Argento (perché si ostina?). Buona invece la prova Thomas Kretschmann nella parte dello stupratore.
La regia è altalenante con momenti alti e altri banali (tutti i dialoghi tra 2 persone vedono queste in piedi, vicine, al centro dell’inquadratura) come pure la fotografia (di Giuseppe Rotunno), che si rivela buona solo nei momenti “al buio” del film, come nelle sequenze finali.

Ora però passiamo agli aspetti positivi.
Il ritmo è piuttosto alto, con un leggero calo nella seconda parte del film (più o meno da quando Asia indossa la parrucca bionda) ma ti convince lo stesso a vederlo fino alla fine.
Le musiche di Ennio Morricone sono molto coinvolgenti (d’altra Morricone è sempre Morricone).
Anche in questo film Argento non lesina sangue e violenza e le scene in cui la figlia si auto-lesiona sono abbastanza forti e “fastidiose” (mi riferisco in particolare a quando si infila la punta di una graffetta sotto l’unghia) per non parlare della scena dello stupro
Ed ora ecco il pezzo forte, la storia e la sceneggiatura: è chiara la volontà di Argento di re-inventare il genere thriller e questa volta lo fa mostrandoci l’assassino dopo pochi minuti di film, riservando comunque il finale a sorpresa (si vabbè a metà film si capisce, però qualche dubbio mi era venuto con lo psicologo). Argento azzarda addirittura unendo nella mente contorta della protagonista la sindrome di Stendhal e l’identificazione con lo stupratore: secondo me un tocco da maestro.
Molta importanza assume appunto la psicologia della protagonista, con la sua duplice identità che si manifesta prima con il taglio dei capelli (identità dello stupratore) e poi con la parrucca (identità della ragazza).
C’è poi la maniacale attenzione alle citazioni e ai dettagli, dalla pittura e dalla letteratura (è chiaro il riferimento ad Alice nel paese delle meraviglie nell’ultima parte), cosa che sta ad indicare la cura con cui è stato seguito questo film da Argento.

In definitiva, per me, questo è miglior film degli ultimi di Argento, migliore anche di Nonhosonno (che è in effetti un passo indietro, con una struttura classica del thriller, anche se naturalmente tanti altri pregi) e migliore del Fantasma dell’opera e de Il cartaio (e non ci vuole molto direte voi).

Voto: 8

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non credo proprio di averlo sottovalutato. Per me è un totale obbrobrio. Gli attori penalizzati dall'inglese? Quali attori scusa? Concordo abbastanza su Kretschmann, ma gli italiani chiamarli attori è un'offesa per la categoria. E la storia la trovo puerile ed insulsa. Così come le location, che proprio non mi dicono nulla. a me sembra girato con la mano sinistra, un raffazzonamento di idee un pò contorte.

Rustedangel

Trama del cazzo... e recitazione pessima della Argento, da dimenticare !

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Scritto da: Flavio Giolitti 28/11/2005 0.18
Io mi associo invece a tutto ciò che ha detto Willy: secondo me è un buon film, ben girato (recitazione a parte) ,misogino e violento. E Krestchmann, effettivamente, è ottimo: davvero uno dei migliori psicopatici visti al cinema negli ultimi anni.
Non capisco perchè mai quasi tutti se la siano presi tanto con questo film, e soprattutto come riescano i più a preferirgli Nonhosonno che è davvero una banalissima e fin troppo ovvia schfezza. Del Fantasma e soprattutto del Cartaio, vabbè non parliamone neppure, che tristezza...

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siamo in pochi ad apprezzare

ma che rivalutare questo è un film da dimenticare

sono totalmente concorde...questo film necessita di rivalutazione perchè al di là della recitazione degli attori che lascia un pò a desiderare è un argento che,seppur minore,ha molti punti d'interesse...

Il peggior film di Argento

lo visto tempo fà.. durante tutto il film asia non fà che essere violentata.... mi ha lasciato l'amaro in bocca.. il peggio del peggio di argento..

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Scritto da: vipervision 29/11/2005 21.19
lo visto tempo fà.. durante tutto il film asia non fà che essere violentata.... mi ha lasciato l'amaro in bocca.. il peggio del peggio di argento..

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Scusa se ti correggo Viper... questo è un gradinetto sopra Il cartaio (veramente un film immondo).

Ti dirò Crow, tra il Cartaio e Stendhal preferisco il primo.

[Modificato da Jason4ever 30/11/2005 12.04]

no dai!
il cartaio è qualkosa di obbrobrioso!!
l'uniko guizzo è quando muore muccino....
nn x kome muore,ma xke muore e basta!

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Scritto da: ronin83 30/11/2005 12.43
no dai!
il cartaio è qualkosa di obbrobrioso!!
l'uniko guizzo è quando muore muccino....
nn x kome muore,ma xke muore e basta!

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Eh eh eh anke tu come il sottoscritto odi Muccino

In quella scena ho goduto, peccato ke nn subisca lo stesso trattamento anke nella realtà. :

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Scritto da: vipervision 29/11/2005 21.19
durante tutto il film asia non fà che essere violentata....

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E che male c'è? Certo, se non si fosse trattato di Asia sarebbe stato meglio. Cioè, mi spiego: fosse stata la realtà, Asia sarebbe andata benissimo; essendo invece un film, sarebbe stato molto meglio qualcun' altra

Cmq, scherzi a parte (ma scherzi fino a un certo punto, eh...), trovo che il film sia molto sottovalutato, e non solo xke vanta sequenze molto ispirate e una colonna sonora una volta tanto piuttosto riuscita: posso confermare infatti x esperienza (purtroppo) che descrive in maniera efficace le paranoie che possono scattare immediatamente dopo aver subito un' aggressione.

Tra l' altro, riscosse all' epoca un discreto successo nelle sale; fatto che consentì ad Argento, purtroppo, di trovare finanziamenti abbastanza sostanziosi x lo scadente Fantasma.

Riguardo al paragone col Cartaio fatto da qualcuno, poi: imho, semplicemente IMPROPONIBILE!

concordo con willy perchè la "sindrome" è un film da rivalutare. il peggior difetto è sicuramente asia argento (probabile che inguaierà anche "la Terza Madre"). avrei fatto a meno degli effetti tridimensionali di stivaletti (pillole e pallottole).
belle le musiche, bravo lo stupratore.
credo che CON LE DOVUTE CAUTELE questo film vada considerato lo Psyco di Argento per la profonda ambiguità e il tema del doppio uomo-donna.
non è sicuro un capolavoro, ma un prodotto decente.

Siamo sinceri, ragazzi: Dario Argento ormai fa solo grandi cagate con qualche sporadica scena di buon cinema. Rispetto agli inizi della sua carriera ha subito una crisi involutiva che è andata sempre peggiorando dopo Suspiria e Phenomena.
C'è solo da sperare che il terzo film sulla Mater Lachrimarum faccia il miracolo di restituirci il Maestro.
In quanto ad Asia, se avesse avuto un cognome diverso farebbe la sciampista e dovrebbe stare attenta anon parlare, altrimenti il parrucchiere perderebbe tutta la clientela....

è quello in cui asia argento è anoressica vero ? di sbagliato c'è solo la sua presenza perchè rivalutarlo ? quando mai ha perso punti ?

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Scritto da: |Marcorpse| 27/11/2005 21.18
io lo vidi al cinema e volevo distruggere il botteghino dalla rabbia funesta..pessimo

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