Scritto da: po-yee 28/01/2006 14.24
Un tempo i fumetti mi appassionavano parecchio.Ora non più...chissà perchè.Ho letto Dylan Dog da quando è uscito x diversi anni e ancora per me resta il miglior fumetto horror.
Ma qualcuno se lo ricorda Morbus Gravis di Paolo Eleuteri Serpieri,con la superformosa Druuna? Mi piaceva anche quello,allora.
Sei sicura ?
Dragon Head :
Teru Aoki, Nobuo Takahashi e Ako Seto sono tre normali studenti liceali giapponesi che conducono una vita tutto sommato tranquilla fino a quando, di ritorno da una gita scolastica, rimangono coinvolti in un disastroso incidente ferroviario.
Essi sono gli unici sopravvissuti alla catastrofe, e ben presto scoprono con orrore di essere rimasti bloccati all'interno di un tunnel chiuso da entrambe le parti da dei massi franati.
I tre sono quindi costretti a collaborare tra loro per sopravvivere nel nuovo ambiente, ma ben presto la situazione tenderà a precipitare, complice il claustrofobico ambiente che porterà uno dei tre molto vicino alla follia. Ben presto i ragazzi si renderanno conto, utilizzando vari espedienti, che anche all'esterno qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto.
Manga con tinte drammatico/catastrofiche dal character-design iperrealista e sicuro di se, 10 volumi del genio indiscusso Minetaro Mochizuchi, una trama noir in grado davvero di gettare in apprensione il lettore e proiettarlo nello sconforto più nero. Mochizuki predilige uno stile narrativo basato su un fitto mistero, che avvolge piano, piano tutta la vicenda in una lunga trafila di rivelazioni dal taglio prettamente "cinematografico".
Una storia tagliente e feroce, buia e senza speranza, costellata di piccole rivelazioni [che sta succedendo in Giappone] ??? [perchè il cielo è nero] ???
[perchè non c'è più nessuno] ??? Magic press distribuisce solo in fumetteria quella che al momento viene descritta come l'opera migliore di questo giovane e talentuoso Minetaro Mochizuki. E' un'opera "nera", densa di pathos horror, che tanto ricorda le migliori ambientazioni dei classici dell'orrore saiko horaa giapponesi, basati soprattutto sullo stravolgimento delle emozioni umane piuttosto che sull'inorridimento dei sensi (America, learn...). Fin dai primi numeri DRAGON HEAD si presenta tetro, oscuro e malato, un prodotto che piace sicuramente a tutti gli amanti dle genere horror, ma che può comunque coinvolgere qualsiasi tipo di utenza. (c'è anche una storia d'amore tra Teru e Ako)...Insomma un gran bel manga d'orrore e una grande conferma per Mochizuki, che si candida sicuramente come uno dei migliori disegnatori/scrittori del genere.
Tutto in Dragon Head è mirato alla creazione di una suspance e di una sensazione di claustrofobia opprimente (interessantissimo notare a questo proposito l'uso di grandi zone nere e di un disegno volutamente "sporcato" da retini che coinvolgono l'intera vignetta) nella quale l'autore riesce con grande maestria, provocando emozioni al livello dei migliori thriller. Si tratta di un fumetto originale sia per le situazioni che per il tratto capace di provocare sensazioni abbastanza diverse da quelle cui la maggior parte dei manga ci ha abituato.
Leggere Dragon Head è come precorrere un lungo e buio tunnel sotterraneo...I rari momenti di distensione che Mochizuchi ci regala durante la lettura saranno un toccasana...: emergeremo dall'abisso e potremo dare una ampia boccata d'ossigeno per poi inabissarci di nuovo nel manga più nero e cattivo che storia ricordi.
Oltre a DRAGON HEAD Mochizuchi ha anche creato PHANTOM STALKER WOMAN...una storia agghiacciante degna di essere segnalata.
Un’ escalation di suspence, thrilling e orrore che coinvolgerà sempre di più il lettore, fino a lasciarlo senza respiro.
Un incubo metrolpolitano davvero terribile.
Meglio morire che ascoltare musica noiosa.
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