L'assassino è costretto ad uccidere ancora

Visto che si parlava di Cozzi ( )
com'è questo? Non l'ho mai visto!

Ce l' ho da tempo in una strana versione vhs (mi pare sia in inglese con sottotitoli greci, dal titolo The dark is death's friend) ma ancora non l' ho visto; ne ho sentito parlare bene, in compenso.

non l'ho visto

---

Scritto da: |Marcorpse| 06/01/2006 0.30
non l'ho visto

---

Manco io, comunque... :

Ne sentii parlare un pò di tempo fà o lessi qualcosa ma non era niente di buono.

---

Scritto da: Steveau 06/01/2006 3.10





Manco io, comunque... :

---

eheheh devo rimediare

Ullallà, che chicca è saltata fuori!

Certo che alla fine lo vidi, e caspita, quando mi si dice che Contamination è il migliore film di Cozzi, io rilancio con questo.

Contamination è sicuramente uno dei più divertenti film di Cozzi, questo invece è talmente diverso dalla media del regista da lasciare stupefatti: nonostante il titolo, non rientra affatto nella pletora dei classici cloni argentiani dell' epoca; doppio merito: perchè Cozzi firma qualcosa di personale pur essendo stato all' epoca amico, allievo e stretto collaboratore dello stesso Argento, e contemporaneamente si distacca dallo stile naif che contraddistingue la maggior parte dei lavori che firmerà in seguito.

La trama, col suo svolgimento on the road, è quasi dalle parti di Cani arrabbiati, presenta discreti picchi di crudeltà e misoginia, ed include un personaggio che trasuda malvagità interpretato dal carismatico Saint-John che sarà poi il pittore maledetto nell' Aldilà di Fulci.

Da (ri)scoprire, lasciando da parte i pregiudizi che il nome del regista può generare.

Adesso che ci penso, sono sulle tracce da un po' di Blood on Melies' moon, ultima metacinematografica fatica di Cozzi che si dice stia al regista milanese come Un gatto nel cervello sta a Fulci; e non se ne parla malaccio: chissà...

detto così, mi incuriosisce

In effetti, l'avevo visto durante uno di quei periodi di spasmodica ricerca di film anni 70 e manco avevo notato che fosse di Cozzi, di cui peraltro credo di non aver mai guardato nulla, viste le opinioni lette a suo tempo.
Non male, ma neanche indimenticabile, fatta eccezione per l'assassino e per Alessio Orano, che se non ricordo male, durante la "romantica" fuga con la fidanzata riesce pure a farsi una sveltina con un'autostoppista (o era una mignotta? Boh).

In quello stesso periodo incappai invece nel film "Il mostro", con un bravo Johnny Dorelli nei panni di un giornalista sfigato che torna alla ribalta quando un serial killer comincia ad anticipargli i nomi delle sue prossime vittime. Non c'entra quasi niente, ma lo consiglio abbastanza.

beh, il film non è male, ma gli darei poco più della sufficienza;
ovviamente il suo valore aumenta quando, nella seconda parte soprattutto, le scene cruente aumentano, come la suspance.
per il resto si tratta di una specie di commedia sexy all'italiana degli anni '70, colonna sonora inclusa

del regista avevo visto solo Paganini Horror, che effettivamente era di gran lunga peggio di questo!