00 11/04/2006 22:39
La stanzetta di una piccola abitazione è teatro del suicidio di un giovane; un’ amica di quest’ ultimo, non molto tempo più tardi, deciderà di trascorrere una notte in quel luogo per tentare di comprendere l’ accaduto.
Un soggetto non privo di potenzialità, alla luce del senso di mistero vagamente lovecraftiano che aleggia e dei rimandi a “L’ aldilà” che fanno continuamente capolino, viene sviluppato pochissimo, e per giunta nella direzione sbagliata, dal regista e sceneggiatore Fabrizio Giansante; l’ aspetto tecnico, purtroppo, non è da meno: gli attori sono inguardabili, il montaggio è pessimo, il concetto stesso di fotografia quasi inesistente, e soltanto le discrete musiche (tutte firmate da Federico Parzianello, ad eccezione dell’ interminabile brano che accompagna i titoli di coda) salvano questo cortometraggio da un giudizio complessivo se possibile ancora più severo.