00 11/04/2006 19:49
La cosa che più mi intriga, in tutto quello che l’essere umano può riuscire a fare, è il concepimento di una buona storia con cui intrattenere e far emozionare.
Qui, una buona storia c’è. Originale, divertente, una di quelle storie che sembrano uscite dalle tiritere insopportabili ( eppure geniali ) dei bambini con cui spesso abbiamo a che fare nella nostra vita in famiglia: “Cosa accadrebbe se la mia bambola sapesse sparare?”
Federico ce lo dice. Ci difenderebbe, ecco cosa farebbe la nostra bambola. Manca la spiegazione del perché qualcuno voglia ucciderci in piena notte usando un coltello, ma non è importante, in questo caso tale mancanza è una inezia di poco conto.

Il grosso neo, è la regia. Traballante, tremolante, un numero infinito di sfocature. Sembra un lavoro improvvisato sul momento, eseguito come soluzione a un’altra grande tiritera con cui spesso ci torturiamo, cioè quella di decidere cosa fare quando si è in casa con qualche amico in una sera noiosa: “Ehi, giriamo un corto?”
Peccato. Un lavoro da rivedere e migliorare.




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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."