00 15/04/2006 14:28
La seconda opera di Villa appare molto più completa rispetto alla precedente [Banshee], tuttavia presenta alcuni grossolani difetti di matrice.
Questo secondo lavoro è delineato da una sceneggiatura più convincente, in questo secondo cortometraggio affiorano riflessioni sociologiche interessanti, concetti quali espiazione e redenzione, peccato e castigo, vengono solo titillati ed è davvero un peccato, vista la vasta e complessa argomentazione toccata che poteva essere quantomeno svolta con più distesione.
Coinvolgente e spiazzante il risultato finale : si ha l'impressione che Fremiti sia un lavoro incompiuto un'ottima bozza artistica che non si è sviluppata per esigenze di metrica.
Lo stesso deficit produttivo di Banshee riaffiora anche in questo secondo lavoro di Villa, relegando l'affascinante e contorto FREMITI ad uno stadio ancora troppo embrionale per essere giudicato correttamente.
Nuovamente, una maggiore distensione della pellicola avrebbe giovato, facendo risultare l'opera più omogenea e meno frammentata. I piccoli consigli che mi sento di fare a Villa e a tutto il suo staff sono due :
- prestare molta più attenzione ai diversi aspetti tecnici di un cortometraggio quali montaggio, fotografia, recitazione, ecc..
- tentare in futuro la realizzazione di cortometraggi non prettamente "horror" perchè dopo aver visto Fremiti e Banshee sono convinto che possa essere una strada che può portare a piacevoli sorprese.

Meglio morire che ascoltare musica noiosa.
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