00 04/08/2006 14:53
e leggiti pure questa recensione (robe da matti.....)
da exxagon.it

Dopo una serie di episodi di basso profilo che hanno affossato i risultati al botteghino della saga di Friday the 13th, ecco che la New Line, nuova detentrice dei diritti di franchise dopo la cessione della Paramount, produce questo IX capitolo che presenta più di un elemento positivo. Jason va all'inferno è l'episodio in cui il paranormale diviene elemento evidente e nonostante molti fans si siano rammaricati per la limitata presenza sullo schermo del gigante mascherato, il tasso di splatter e quello di violenza volano alti come mai prima. Il fatto che lo spirito malefico di Jason si incarni in personaggi differenti non impedisce, anzi facilita, la possibilità di creare nuove e diverse occasioni di fare danni: una faccia nella friggitrice, impalamenti, ferite da armi da fuoco, teste che esplodono, altre che si squagliano, e tanto altro ancora. Il regista Marcus, fra citazioni "dotte" e spunti presi un po' qua e un po' là riesce a tenere alta la tensione e si permette anche di giocare con le paure e le attese dello spettatore, cosa evidentissima nella prima scena quando la bella donna apre e chiude il solito mobiletto a specchio dei medicinali e ci si aspetta di vedere riflesso il vecchio Jase. Al di là degli oggetti disseminati in casa Voorhees che richiamano alla memoria altre pellicole (leggi sotto), è interessante l'idea della "contaminazione". Idea interessante se non originalissima, basti pensare a L'Alieno (1987) di Jack Sholder riguardo al passaggio da corpo a corpo, o ancor meglio a Shivers (1975) di Cronenberg rispetto ad un vermone passato da bocca a bocca. Buona anche la figura del cacciatore di taglie Creighton Duke per quanto la sua recitazione paia un poco stucchevole. Sembra assurdo, invece, che solo ora salti fuori che in giro ci fosse una sorella di Jason e non si capisce, tra l'altro, come Duke possa sapere che solo una Voorhees possa sconfiggere Jason. A parte le solite incongruenze che costellano questa saga fin dagli esordi va riconosciuto il merito a Marcus e a Cunningham (che qui torna come produrre) di aver salvato Venerdì 13 dal precedente naufragio (vedi Friday the 13th Part VIII). La mano guantata e artigliata che si vede solo alla fine, anticipa Freddy vs. Jason, il trait d'union fra le due epopee, che però troverà compimento solo 10 anni dopo. Per quanto non si tratti di una pietra miliare dell'horror, questo Jason va all'inferno è di sicuro uno degli episodi più riusciti, se non il migliore dopo l'insostituibile primo Venerdì 13.