END OF THE LINE (monsters)

END OF THE LINE
(USA 2006) di: Maurice Devereaux

Devereaux scrive dirige e produce END OF THE LINE...un horror sotterraneo che vede la giovane infermiera Karen, intrappolata all'interno di una metropolitana, mentre forze oscure, iniziano a decimare i passeggeri. La ragazza e un manipolo di superstiti cercherà di trovare una via di fuga...

quegli occhi luminosi alla C.H.U.D. fanno un pò ridere..una sorta di the descent metropolitano così a naso

---

Scritto da: |Marcorpse| 29/08/2006 10.22
quegli occhi luminosi alla C.H.U.D. fanno un pò ridere..una sorta di the descent metropolitano così a naso

---

Direi ad occhio

Si può essere carino ma con quei descent-mostri me la fanno scendere.

Interessante..

CLICCA QUI

Non mi attira. Forse perchè l'ambientazione mi ricorda "Creep - Il Chirurgo". E ho detto tutto.

Notevolissimo indie-movie canadese che surclassa gran parte degli horror di produzione recente dimostrando che, quando le idee sono valide e la sceneggiatura solida, non servono budget milionari per fare del bene al cinema. Devereaux aveva già girato nel 2001 un curioso film dell'orrore a sfondo socio-mediatico, quello "Slashers" che ci proiettava in un sanguinolento reality show giapponese, infarcendolo di gore ed ironia.
End of the Line trova ancora una volta una connotazione sociale, stavolta di matrice religiosa/politica (un fantomatico reverendo convince i suoi adepti ad uccidere persone innocenti per salvare la loro anima in nome di Dio, prima dell'arrivo dell'Apocalisse), e nonostante sia sostanzialmente uno slasher/survival movie, si fa apprezzare per le ottime capacità del regista canadese dietro la macchina da presa e per l'empatia che il manipolo di protagonisti crea verso lo spettatore. L'inizio è da infarto assicurato, non mancano nè i momenti visionari (di matrice Lynchiana, fatte le dovute proporzioni) nè lo splatter succulento, che non diventa mai grandguignolesco restando funzionale al dipanarsi della vicenda.
Persino gli attori se la cavano piuttosto bene, ma quello che colpisce del film è la sottotraccia subdola che spiegherebbe gran parte di quanto vedrete accadere su schermo e che conferma una volta di più l'arguzia del regista. Senza svelarvi troppo vi dico solo: muffins.
Consigliato.

Niente affatto un Descent in cornice Creep come le ingannevoli anticipazioni della sinossi fecero presagire ai tempi. Tutt' altro, nonostante l ambientazione alla Creep che comunque non fu inventata dal film di Smith, ma si vide molto prima in Dead line, ad esempio. Film passato un po' inosservato, le cui poche recensioni son in genere comunque lusinghiere come quella dell' ex forumista che lo sviscerò esaustivamente parecchi anni fa. Anche io dello stesso regista vidi Slashers, che ricordo mi convinse più di questo: anche qui c'è qualcosa di buono, ma niente di eccezionale alla fin fine.