00 26/03/2007 17:29
C'è un tizio in corridoio, verso il minuto e trenta, un tizio che col film (inteso come storia) non c'entra niente...
Ve ne siete accorti?


Ho apprezzato i piani sequenza: coraggiosi e servi del dialogo, com'è giusto che sia. Ma i dialoghi sono bruttini, e le recitazioni scarse.
Perciò i piani sequenza ne risentono.

Troppo lunghe, invece, le riprese in esterna, con l'esibizione esagerata delle scene a cui non corrisponde una accurata messa in mostra della storia. La storia latita, si stenta ad afferrarla, si ha l'impressione di guardare un documentario sulla natura.

L'occulto mi ha un po' stancato, son sincero: è piuttosto facile rifarsi al mondo del paranormale per costruire un horror, bisognerebbe sforzarsi di generare inquietudine in modo diverso.
Stop alle vocine urlanti in over, soprattutto.

Un corto molto amatoriale: domestico, per lo più, trascinato in ambienti all'aria aperta solo per mettere nuova legna al fuoco della confusione.

Noiosetto per via delle brutte interpretazioni.

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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."