00 11/04/2008 19:03
Ecco.


Tozza è bravo. C'è poco da fare.


Buon occhio per le riprese, nessuna paura a proporne diverse, variegate, quando, per la maggior parte degli amatoriali, assistiamo allo stesso punto di vista per minuti interi o, al massimo, a una claudicante ripresa in movimento.
Alcuni momenti, come quello dell'accensione delle luci strobo, sono proprio buoni. Molto buoni.

Il plot lascia parecchio a desiderare, ma è fin troppo ovvio che non abbia avuto particolare cura.
Una storiella. Divertente, ben fatta, ma storiella rimane.

Eppure ci si diverte, anche grazie ad alcuni tocchi di puro realismo: la battuta "Sette volte in cinque anni... sette chili in sette giorni" è proprio la classica stronzata che direbbe un nostro amico, se non noi, mentre si va a una festa.
Non fa ridere, per niente. Ma ci sta tutta.

Certo, le recitazioni sono bruttine. A tratti imbarazzanti. Ancora non mi spiego perché non si cerchino, e ce ne sono, veri attori per prodotti che col cinema hanno a che fare.
Perché?
Boh.

E allora questo, più la ripetitività degli eventi, la banalità del plot, fanno scadere l'intera produzione a livelli bassi di amatorialità spinta.
Peccato.
Perché Tozza è bravo. Ripeto.

Aggiungo che mi sono innamorato di una bionda ripresa durante il rito.


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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."