trivex, 22/04/2008 23.13:
..diceva IO AMO LE POLEMICHE...(era il migliore)..
comunque hai ragione..l'attenzione in effetti è già una grande cosa e i giurati stanno facendo uno splendido lavoro (seriamente..) e per questo bisogna ringraziarli (seriamente)..steveau ha ragione su (quasi)tutto..e può (deve) dire tutto quello che pensa..permettetemi però di cogliere una lievissima nota ideologica (voi siete esperti di cinema..io..magari..di altro) nelle sue considerazioni..e da (scusate) politologo (un poco fallito
) non ho potuto fare a meno di coglierla..e credo sia "fuoriluogo"..tanto quanto la mia nota precedente..se ha disturbato qualcuno..
E' difficile risponderti, ma ci provo.
Difficile perché la tua reazione mi coglie alquanto impreparato.
Proprio non me l'aspettavo.
Hm.
E comincio col dirti la cosa che ho urlato alla mia ex quando mi ha mostrato una foto con me che baciavo un'altra.
Ho detto: "Amore, deve esserci un altro Steveau, al mondo".
Togliamo "amore", ridimensioniamo l'ambito spaziale:
"Deve esserci un altro Steveau, nel forum Visani".
Questo Steveau, sedicente, ha detto che lo hai disturbato.
Ha detto che è stanco e vuole solo professionisti. Ha detto che è un esperto di cinema, che non vuole gente scarsa.
Ha pure filosofeggiato sulla dubbia tragicità della mortalità femminile.
Gran bastardo, 'sto Steveau.
Ma ce ne è pure un altro.
Io.
Io ho cercato, fin dall'inizio, di provare a dirvi cosa penso dei vostri lavori.
Ho sempre, dico sempre, suggerito un po' qui un po' lì che è ben lungi da me lo sparare giudizi senza umiltà.
Certo, magari ho il mio stile chiacchierone, e posso annoiare.
Questo sì.
Ma non mi sono mai descritto come il Re della pellicola pronto a impartire lezioni.
Anzi.
Io ho visionato i vostri corti. Ho ascoltato le vostre storie, ho detto cosa ne pensavo.
E ho provato a dirvi poi come, nel mio piccolo, genero i miei, di racconti.
Ho creduto opportuno potesse esservi utile in qualche modo sapere in che maniera vivo il mio rapporto con la fantasia.
Questo in nome della amichevole collaborazione che ho creduto si stesse instaurando.
E infatti si è instaurata.
Non con tutti, magari no.
Con te, è ovvio, non m'è riuscito.
Hai visto critiche fredde e distaccate dove c'erano solo consigli.
Consigli con "la coda tra le gambe", ho scritto.
La coda tra le gambe, addirittura.
Hai visto una sparata ideologica in una frase come "non racconti una storia, ma un concetto. E pure banalotto".
Mentre lì, ancora, c'era un consiglio.
Dirmi, con un corto, che la giustizia non può impedire alle donne di morire ammazzate, è come darmi notizia della fame nel mondo.
Come dirmi che, in iraq, cadono bombe.
Che, se finisce un amore, si piange.
Certo, è un concetto angosciante. Triste, ingiusto.
Ma concetto è. Non Storia.
Non mi sveglierò domani pensando ai tuoi personaggi e al modo in cui li hai fatti incontrare.
Concetto è.
Ed è banale.
L'ideologia guida di tutti i miei interventi, se mai c'è stata, è solo quella che riguarda la natura di un buon racconto.
Un buon racconto per me, si intende. Per me che ancora ho la coda tra le gambe.
Ma deve esserci un altro Steveau.
E spero che lui abbia ancora la forza di tenere alta la guardia, perché a me, personalmente, dopo questi ultimi post, sono cadute le braccia.
Ps: ho ancora corti da commentare. E mi farebbe piacere farlo.
[Modificato da Steveau 23/04/2008 00:13]
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."